Decreto Fiscale 2022: le novità inserite nel testo di conversione in legge

Decreto Fiscale 2022: le novità inserite nel
testo di conversione in legge

di Rosy D’Elia – FISCO

Decreto Fiscale 2022, il testo di conversione in legge del DL n. 146/2021
è stato approvato in via definitiva il 15 dicembre. Dall’estensione del
divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie
all’esenzione IMU a scelta per i coniugi in comuni diversi: una
panoramica sulle novità di Fisco e Lavoro.
Decreto Fiscale 2022: approvato in via definitiva, con l’ok della
Camera del 15 dicembre, il testo di conversione in legge del DL
n. 146/2021.
Sono diverse le novità di Fisco e Lavoro che arricchiscono l’impianto originario
estendendo il raggio di azione del collegato alla Legge di Bilancio.
Diventa, così, ufficiale la riscrittura della pace fiscale e, accanto alle misure già
previste su Fisco e Lavoro, l’estensione al 2022 del divieto di fatturazione
elettronica per le prestazioni sanitarie, così come lo slittamento
dell’esterometro, ma anche l’esenzione IMU a scelta per i coniugi in comuni
diversi e un nuovo sistema di controlli sul modello 730 precompilato.
Nella prima versione il DL collegato alla Legge di Bilancio 2022 si è
presentato come un provvedimento-ponte disegnato per chiudere il secondo
anno di pandemia: l’impostazione originaria ha ospitato più che altro misure
per sciogliere una serie di nodi al centro delle discussioni degli ultimi mesi.
È intervenuta sul pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre,
concedendo più tempo, ha riaperto le porte della rottamazione ter e del saldo
e stralcio, ha allungato i tempi della decadenza dai piani di rateizzazione che
arriva dopo 18 rate.
Sul fronte lavoro ha approvato una nuova proroga della CIG Covid, ha
rinnovato i congedi parentali, e ha stanziato, dopo una lunga attesa, i fondi per
il rifinanziamento della malattia in caso di quarantena per Covid.
Ma dopo i lavori parlamentari per la conversione in legge il Decreto Fiscale
2022 si arricchisce delle novità fiscali che erano state le grandi assenti della
prima versione.
In sintesi i 18 articoli che compongono il testo originario del Decreto Fiscale
2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre:
● scadenza del 30 novembre 2021 per le rate di rottamazione ter e saldo
e stralcio scadute dal 2020 e fino a luglio 2021, termine che viene
prorogato al 9 dicembre durante la conversione in legge;
● 150 giorni per il pagamento delle cartelle notificate dal 1° settembre al
31 dicembre 2021, anche in questo caso con una modifica si arriva a
180 giorni;
● decadenza dai piani di rateizzazione in corso prima della sospensione
Covid dopo 18 rate;
● semplificazione della disciplina del patent box;
● restituzione senza sanzioni per il bonus ricerca e sviluppo
indebitamente utilizzato in compensazione dal 2015 al 2019;
● rifinanziamento dell’ecobonus auto;
● proroga CIG Covid con ulteriori 9 o 13 settimane fino al 31 dicembre
2021;
● rifinanziamento della malattia per quarantena Covid e rimborso
forfettario per le aziende per i lavoratori che non hanno diritto
all’assicurazione economica di malattia presso l’INPS;
● congedi parentali per i figli in DAD o in quarantena;
● rifinanziamento del reddito di cittadinanza;
● potenziamento delle misure di sicurezza sul lavoro.
Con i lavori di conversione in legge del testo che si sono conclusi il 15
dicembre 2021, nel Decreto Fiscale 2022 trovano spazio altre misure di Fisco
e di Lavoro e, in alcuni casi, vengono corrette quelle già presenti.
Una sintesi delle principali:
● ulteriore mini proroga per le scadenze della pace fiscale al 9 dicembre:
si arriva al 14 dicembre con i 5 giorni di tolleranza;
● scadenza 16 dicembre per il versamento di avvisi bonari sospesi per il
Covid;
● si passa da 150 a 180 giorni per pagare le cartelle notificate da
settembre a fine anno;
● forti limitazioni per i ricorsi su cartelle, ruoli e estratti di ruolo in caso di
difetti di notifica;
● esenzione IMU per i coniugi con residenze diverse con la possibilità di
scegliere l’immobile sul quale applicare l’agevolazione per le case
situate in comuni diversi;
● abolizione dell’esterometro rimandata al 1° luglio 2022;
● estensione del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni
sanitarie a tutto il 2022;
● per quanto riguarda lo scontrino elettronico automatico per i pagamenti
con POS, proroga al 1° luglio 2022 per la semplificazione prevista in
relazione ai sistemi evoluti d’incassi;
● novità sulla disciplina IVA, in particolare per il Terzo Settore;
● riduzione da 2.000 a 1.000 euro della soglia relativa all’utilizzo del
contante, che scatterà a partire dal 1° gennaio 2022 e riguarderà solo
trasferimenti effettuati a qualsiasi titolo tra soggetti diversi;
● ripristino dell’assegno di invalidità per gli invalidi parziali che prestano
attività lavorativa;
● nuova scadenza del 31 dicembre 2021 per l’invio dei dati necessari per
il conguaglio, il pagamento o per il saldo delle domande di accesso ai
trattamenti di integrazione salariale collegati all’emergenza
epidemiologica da COVID-19;
● bonus genitori divorziati fino a 800 euro;
● rifinanziamento del fondo nuove competenze.
Decreto Fiscale 2022, le novità: più tempo per il
pagamento delle cartelle
In cima alla lista delle misure presenti nel Decreto Fiscale 2022 c’è la
riapertura dei termini per i contribuenti decaduti dalla rottamazione ter e dal
saldo e stralcio: in principio veniva fissata la data del 30 novembre 2021 per il
pagamento delle rate relative al 2020 e al 2021 da febbraio a luglio. Con le
ultime modifiche la data è slittata ancora al 9 dicembre, diventato il 14
dicembre considerando i 5 giorni di tolleranza.
Con un versamento integrale delle somme dovute, il pagamento è considerato
tempestivo. Si allungano i tempi ma resta la difficoltà di pagare un conto così
salato in un’unica soluzione.
Dal 1° settembre 2021 l’Agenzia delle Entrate e Riscossione ha ripreso l’invio
delle cartelle esattoriali: i destinatari che ricevono la notifica fino al 31
dicembre 2021 hanno 180 giorni di tempo e non più 150 come previsto in
principo dal testo. Il termine ordinario è fissato a 60 giorni.
Fino allo scadere del termine dei 180 giorni non saranno dovuti interessi di
mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito.
Un’altra novità per agevolare i contribuenti che devono mettersi in pari con i
pagamenti riguarda le regole alla base della decadenza dai piani di
rateizzazione in corso prima dell’inizio della sospensione Covid: i benefici non
si perdono più dopo 10 rate, ma dopo 18 rate. Anche chi è già decaduto
viene riammesso.
Nel testo della relazione illustrativa del DL n. 146/2021 si legge:
“Grazie a questo intervento, i contribuenti che non erano in arretrato con i
pagamenti delle rate in scadenza prima dell’inizio della sospensione ma che
hanno poi sospeso i successivi pagamenti mensili di tutte le rate in scadenza
durante il periodo di sospensione (n. 18 rate) e che corrisponderanno, entro il
31 ottobre 2021, almeno n. 1 rata oltre a quelle ordinariamente in scadenza
nel mese di settembre e ottobre 2021, non decadranno dai provvedimenti di
rateizzazione a suo tempo concessi”.
Decreto Fiscale 2022: rifinanziato l’ecobonus auto
Oltre agli interventi che riguardano il perimetro della riscossione, il testo del
Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 prevede anche
semplificazioni sulla disciplina del patent box e il rifinanziamento
dell’ecobonus auto in particolare per l’acquisto di veicoli a bassa emissione
di anidride carbonica.
Le risorse ammontano a 100 milioni di euro come riportato di seguito.
Decreto Fiscale 2022, IMU coniugi con residenza in
comuni diversi: esenzione a scelta
Tra le novità più rilevanti inserite nella legge di conversione del Decreto
Fiscale 2022, c’è sicuramente l’introduzione di una esenzione IMU a scelta
per i coniugi con residenza in comuni diversi.
Attualmente l’agevolazione sull’abitazione principale non spetta ai coniugi che
hanno fissato la residenza in immobili situati in diversi comuni. In entrambi i
casi, quindi, c’è l’obbligo di versare l’imposta al rispettivo Comune.
Per beneficiarne è quindi richiesto che tutto il nucleo familiare dimori
stabilmente e risieda anagraficamente nella stessa unità immobiliare.
La modifica prevede, invece, la possibilità per i coniugi di scegliere uno degli
immobili da esentare ai fini IMU, anche qualora la residenza anagrafica e la
dimora abituale non sia nello stesso Comune.
Decreto Fiscale 2022, fattura elettronica: proroga delle
regole per i medici
Tra le misure che arricchiscono il testo originario del Decreto Fiscale trova,
poi, spazio anche una estensione delle regole che riguardano la fattura
elettronica in ambito sanitario.
Anche per tutto il 2022i dati sanitari non possono essere inseriti nei documenti
fiscali che passano dal Sistema di Interscambio.
I medici e più in generale tutti soggetti che operano nel settore sanitario
continueranno ad applicare le stesse regole anche durante il prossimo anno: è
prevista, infatti, una proroga del divieto che riguarda le prestazioni sanitarie fin
dal debutto dell’obbligo.
Decreto Fiscale 2022: Esterometro, abolizione rimandata
a luglio 2022
Sempre in tema di proroghe, l’abolizione dell’Esterometro prevista da
gennaio 2022 passa a luglio.
L’obbligo resta in vita per altri sei mesi pieni rispetto alla tabella di marcia
prevista: slitta l’ingresso delle fatture da e verso l’estero nel Sistema
d’Interscambio.
Non è ancora tempo per il debutto di unico canale di comunicazione, il
Sistema di Interscambio, anche per la trasmissione dei dati che riguardano le
fatture da e verso l’estero.
Decreto Fiscale 2022, le novità sul lavoro: proroga della
CIG Covid
Il testo del Decreto Fiscale 2022 in origine ha, inoltre, aggiustato il tiro su
alcune questioni spinose che richiedevano una immediata risoluzione. Ed è
per questo che le novità sul lavoro prendono molto spazio.
Dalla necessità di prevedere nuove settimane di CIG Covid al rifinanziamento
del reddito di cittadinanza, sono diverse le risposte che hanno trovato posto
nel provvedimento.
Come anticipato dallo stesso Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Andrea Orlando, fino al 31 dicembre 2021 i datori di lavoro che hanno
esaurito le settimane di ASO, Assegno Ordinario, e CIG in deroga a
disposizione possono richiederne altre 13 aggiuntive.
Ulteriori 9 settimane di cassa integrazione ordinaria sono concesse anche ai
datori di lavoro delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di
abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, e delle fabbricazioni di articoli in
pelle e simili.
E, inoltre, dando seguito alle richieste dei Consulenti del Lavoro, viene inserita
in sede di conversione la nuova scadenza del 31 dicembre 2021 per l’invio dei
dati necessari per il conguaglio, il pagamento o per il saldo delle domande di
accesso ai trattamenti di integrazione salariale collegati all’emergenza
epidemiologica da COVID-19.
Decreto Fiscale 2022, Cassa integrazione Covid: proroga
per l’invio dei dati all’INPS
Anche sul fronte lavoro, il testo di conversione in legge del Decreto Fiscale
2022 contiene delle novità.
Viene fissata la nuova scadenza del 31 dicembre 2021 per l’invio dei dati
necessari per il conguaglio, il pagamento o per il saldo delle domande di
accesso ai trattamenti di integrazione salariale collegati all’emergenza
epidemiologica da COVID-19.
In particolare la nouva data riguarda i termini scaduti tra il 31 gennaio e il 30
settembre 2021.
Decreto Fiscale 2022, nel testo il rifinanziamento
dell’indennità di malattia per quarantena
Nel Decreto Fiscale 2022 ha trovato spazio anche la soluzione tanto attesa
per garantire la malattia ai lavoratori in quarantena: sono stati previsti nuovi
fondi per assicurare le tutele rimaste in stand by dal 1° gennaio 2021:
976,7 milioni di euro per l’anno 2021 “dando priorità agli eventi
cronologicamente anteriori”.
È stato, inoltre, introdotto un rimborso di 600 euro destinato ai datori di lavoro
del settore privato con obbligo previdenziale presso le Gestioni dell’INPS, per
gli oneri sostenuti per i propri lavoratori dipendenti che non hanno diritto
all’assicurazione economica di malattia presso l’INPS.
Nel frattempo le misure sono state prorogate al 31 marzo 2022 dal Decreto
Legge che ha stabilito una estensione dello stato di emergenza per tre mesi in
più rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2021.
Decreto Fiscale 2022, congedi parentali Covid fino al 31
dicembre 2021
Dopo lo stop del 30 giugno, sono stati rinnovati fino al 31 dicembre 2021 i
congedi parentali, per i figli in DAD, che svolgono didattica a distanza, o in
quarantena, strumento fondamentale alla luce della ripresa delle attività
scolastiche.
Decreto Fiscale 2022, novità per il reddito di cittadinanza
e la sicurezza sul lavoro
L’approvazione del Decreto Fiscale, inoltre, è anche l’occasione per
rifinanziare il reddito di cittadinanza, uno strumento che si è rivelato
fondamentale per contrastare le difficoltà economiche che derivano dalla
pandemia. Si aggiungono alle somme già stanziate 200 milioni di euro.
Ci sono anche novità che guardano più lontano, come il potenziamento
dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro; l’introduzione di norme più severe sul
lavoro nero, con il 10 per cento dei lavoratori irregolari, e non più il 20, scatta
la sospensione dell’attività e l’inasprimento delle sanzioni per le violazioni
delle norme di salute e sicurezza.

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