EDILIZIA – Un protocollo per un’edilizia più sostenibile, e poi formazione e informazione. Ecco il Circularity Accelerator

Un protocollo per un’edilizia più sostenibile,
e poi formazione e informazione. Ecco il
Circularity Accelerator


Programma lanciato dal World Green Building Council per ridisegnare il
paradigma dell’edilizia sulla base della sostenibilità e dell’economia
circolare
di Maurita Cardone
Costruire secondo natura, mutuare la circolarità dai cicli naturali e usare il
minimo indispensabile di risorse vergini, è una necessità per combattere i
cambiamenti climatici e preservare gli ecosistemi. Il territorio edificato è infatti
responsabile del 37 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica
legate al settore energetico e l’edilizia consuma oltre un terzo dei materiali
utilizzati a livello globale. Perché l’uomo impari a costruire senza pesare sul
Pianeta, è necessaria una rivoluzione edilizia: cambiamenti sistematici, nuovi
materiali, nuove tecniche costruttive, nuove filiere. Questa l’idea con cui il
World Green Building Council ha dato vita al Circularity Accelerator, un
nuovo programma lanciato per accelerare l’adozione dei principi
dell’economia circolare e dell’efficienza delle risorse nel settore edile. Il
presupposto è che un ambiente costruito circolare contribuisca ad aumentare
la domanda di materiali circolari e a basse emissioni riducendo al tempo
stesso la domanda di materiali vergini.
Gli obiettivi
Il progetto si pone traguardi ambiziosi e di lungo termine, seppure piuttosto
generici, a supporto degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e
l’accordo di Parigi sul clima. Un primo obiettivo, da raggiungere idealmente
entro il 2030, è strutturare il settore edilizio in modo che la gestione e l’uso
delle risorse naturali consentano di azzerare i rifiuti e creare un ambiente
costruito che non contribuisca all’esaurimento delle risorse. Entro il 2050 poi,
l’ambiente costruito dovrebbe contribuire al ripristino delle risorse e dei
sistemi naturali, all’interno di una fiorente economia circolare in grado di
produrre benefici socio-economici.
Per raggiungere questi obiettivi, il WorldGBC chiama a raccolta la sua ampia
rete, composta da oltre 70 Green Building Council e 36.000 membri in tutto il
mondo che saranno coinvolti nelle iniziative del programma.
Leggi anche: Edilizia sostenibile, i materiali naturali e circolari che
non ti aspetti
Screening del mercato, un protocollo, tanta formazione
Il primo passo dell’accelerazione verso la circolarità sarà rappresentato da
uno studio del mercato globale volto a identificare debolezze e opportunità
del settore. “Il rapporto esplorerà temi chiave – ha spiegato a Economia
Circolare Adrian Jackson, Circularity Accelerator Programme Officer –
focalizzandosi sulla ricerca di materiali sostenibili, design circolare e principi di
retrofit, sulla rigenerazione dei sistemi naturali, sulle politiche necessarie per
rendere tutto questo possibile e su casi aziendali”.
La pubblicazione del report è prevista per il quarto trimestre del 2022 e mira a
fornire un protocollo comune a livello globale. Successivamente il
programma si concentrerà sulla sensibilizzazione e sulla formazione
riguardo la circolarità e la sostenibilità dei materiali. “L’intenzione – ha
proseguito Jackson – è quella di fornire materiali di formazione di alta qualità
ai Green Building Council e all’industria in genere, oltre a fornire una
convincente strategia di leadership e asset formativi volti a unire gli
stakeholder intorno ad una definizione, a delle opportunità e a una strategia
per l’economia circolare”.
Leggi anche: L’economia circolare in edilizia: dalle pratiche attuali
alle sfide future
La mancanza di una strategia
Consapevoli del fatto che una rivoluzione non avviene dall’oggi al domani, al
World Green Building Council hanno deciso di puntare sull’istruzione e sullo
sviluppo di competenze: “Una delle maggiori difficoltà nella messa in atto di
un’economia circolare nel settore edile è rappresentata dalla mancanza di
unità, coesione e strategia nell’industria su come portare avanti questi
obiettivi. Manca un’intesa globale su ambito, definizione, metodologia di
misurazione, obiettivi, indicatori e molti altri fattori chiave”, ha detto a
Economia Circolare Catriona Brady, Director of Strategy and Development.
Colmare queste lacune e stabilire criteri condivisi è l’obiettivo del programma
del World Green Building Council che, grazie al suo network globale, si pone
come il soggetto ideale per dare avvio a questa trasformazione. “Abbiamo una
capacità unica di ispirare i nostri membri a intraprendere azioni audaci e
superare le barriere, stimolare le necessarie azioni di mercato e interventi
normativi più ambiziosi”, ha detto ancora Brady.
Il progetto sarà portato avanti da tutte le reti regionali continentali: Africa,
Americhe, Asia-Pacifico, Europa e Medio Oriente e Nord Africa, tutte
rappresentate tra i 20 Green Building Council che fanno parte del comitato
direttivo del Circularity Accelerator

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