Elezioni: il decalogo ASviS per un’Italia
sostenibile
di Flavio Natale
L’Alleanza ha presentato alle forze politiche dieci proposte per i programmi
elettorali che orientino le attività della prossima legislatura verso lo sviluppo
sostenibile. Il manifesto è aperto anche alle firme della società civile.
Accelerare la transizione ecologica; attuare politiche coerenti nel rispetto della
costituzione; analizzare puntualmente gli scenari futuri; promuovere giustizia,
trasparenza e responsabilità; integrare la sostenibilità nel funzionamento del
parlamento; garantire maggiore equità tra i territori; ridurre le disuguaglianze
di genere, territoriali e generazionali; assicurare a tutti i diritti di cittadinanza;
tutelare la salute con un approccio integrato; promuovere la pace, la giustizia
e il multilateralismo a livello globale. Sono questi, in sintesi, i concetti chiave
su cui si articolano le dieci azioni che l’ASviS propone di sottoscrivere alle
forze politiche che si presentano alle prossime elezioni, affinché lo sviluppo
sostenibile venga inserito nei programmi e diventi un argomento centrale della
campagna elettorale.
“La prossima legislatura sarà cruciale per consentire all’Italia di conseguire i
17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, realizzando le misure
attuative concordate con l’Unione Europea per accedere alle ingenti
risorse finanziarie che possono condurre il Paese verso un percorso di
sviluppo sostenibile sul piano economico, ambientale e sociale”, hanno
affermato i presidenti di ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini. “Questa
improvvisa campagna elettorale estiva rischia di aumentare il già elevato
tasso di astensionismo e di indurre le forze politiche a concentrare i propri
messaggi su questioni di breve termine. Sono due rischi che la società civile
italiana sta affrontando, su cui l’ASviS, insieme ai suoi oltre 320 aderenti,
ritiene necessario richiamare l’attenzione dei politici, proponendo soluzioni per
orientare il nostro Paese verso uno sviluppo sostenibile, equo e inclusivo”.
L’ASviS ricorda che il giorno delle elezioni, il 25 settembre 2022, si celebrerà il
settimo anniversario dell’approvazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni
Unite. Una coincidenza importante: siamo ormai a metà del percorso con cui
l’Italia si è impegnata, insieme ad altre 193 nazioni dell’Onu, a perseguire un
modello di sviluppo migliore. L’iniziativa dell’ASviS intende dare forza alle
molte voci che si sono levate dalla società civile in questi giorni
(ricordiamo tra l’altro la lettera aperta degli scienziati sul clima) per
chiedere ai partiti programmi e impegni orientati non solo al breve termine, ma
a una visione dell’Italia in grado di affrontare le grandi sfide del futuro. Come
già accaduto prima delle elezioni legislative del 2018, l’ASviS ha
lanciato perciò un appello affinché il tema sia adeguatamente considerato
dall’elettorato e dai partiti. Per promuovere il decalogo l’ASviS ha inoltre
indetto una campagna di sensibilizzazione, invitando la società civile a
sottoscrivere il decalogo sulla piattaforma Change.org.
“Molte delle proposte che abbiamo formulato nel 2018 sono diventate realtà”,
hanno spiegato Mallen e Stefanini, “come il richiamo alla tutela dell’ambiente
e alla giustizia intergenerazionale inserito nella Costituzione grazie a un ampio
consenso parlamentare e la trasformazione del Comitato interministeriale per
la Programmazione economica (Cipe) in Comitato interministeriale per la
Programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess). Oggi, anche
grazie al lavoro dell’ASviS, il concetto di sostenibilità è divenuto centrale
nel dibattito pubblico, nelle strategie delle imprese, nell’azione della
società civile, nelle scelte quotidiane delle persone. Ma non basta. Le
diverse crisi in atto hanno rallentato l’attuazione dei 17 Obiettivi dell’Agenda
2030 in Italia”.
“Per invertire la tendenza bisogna compiere presto nuovi passi in avanti. Le
rappresentanti e i rappresentanti della cittadinanza nella nuova legislatura
dovranno sforzarsi di far proseguire le politiche attuative avviate in nome
dell’Agenda 2030, l’architrave dello sviluppo dell’Italia e dell’Unione europea,
andando oltre a quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza
(Pnrr)” hanno concluso Mallen e Stefanini, “le forze politiche dimostrino una
visione del futuro saldamente ancorata agli Obiettivi globali, impegnandosi a
coinvolgere la società civile per rispondere alle domande di sostenibilità che
emergono in particolare dalle giovani generazioni. Per questo con l’ASviS
chiediamo ai partiti e ai movimenti che partecipano alla campagna
elettorale di assumere pubblicamente l’impegno a operare per
conseguire l’Agenda 2030 attraverso dieci azioni, tutte di eguale
importanza, selezionate tra le proposte che saranno contenute nel Rapporto
ASviS 2022, considerando la scelta per la sostenibilità dello sviluppo non
come un lusso ma come la chiave di volta fondamentale per uscire dalle crisi
che stiamo vivendo e garantire un benessere durevole nel tempo”.
Si parlerà di decalogo ed elezioni anche nel prossimo ASviS Live (12
settembre), un incontro aperto a tutte le forze politiche per fare il punto
sulla diffusione del decalogo e analizzare le modalità con cui i temi dello
sviluppo sostenibile vengono trattati durante la campagna elettorale.
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