La Bce lascia fermi i tassi, prima pausa dopo
10 rialzi consecutivi
La Bce interrompe la sua striscia record di 10 rialzi consecutivi e decide
all’unanimità di lasciare invariati i tassi di riferimento per la prima volta da
luglio 2021. L’inflazione resta però una preoccupazione per il direttivo
dell’Eurotower: “Ci si attende che l’inflazione resti troppo elevata per un
periodo di tempo troppo prolungato; inoltre perdurano le forti pressioni interne
sui prezzi”, si legge nella nota diffusa al termine della riunione. E la guerra in
Medio Oriente, con le conseguenze che potrà avere sul costo dei beni
energetici rappresenta un nuovo fattore di rischio. Per dirla con le parole
usate dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, essere “in pausa non
significa che non saranno più alzati i tassi” e una discussione sulla loro
riduzione è del tutto prematura. Le prossime scelte della Bce continueranno a
essere “dipendenti dai dati”, sebbene ci sia la convinzione che mantenere “i
tre tassi di riferimento all’attuale livello contribuirà al raggiungimento
dell’obiettivo di un’inflazione al 2%”.
A rassicurare c’è il fatto che “i passati aumenti dei tassi di interesse decisi dal
Consiglio direttivo seguitano a trasmettersi con vigore alle condizioni di
finanziamento, frenando in misura crescente la domanda e contribuendo
pertanto alla riduzione dell’inflazione”. Ma l’andamento dell’economia continua
a rimanere “debole” a causa dei riflessi del livello dei tassi. Per quanto
riguarda il Pepp, il Pandemic emergency purchase programme, il Consiglio
direttivo intende “reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel
quadro del programma almeno sino alla fine del 2024″. Non è stata invece
oggetto di discussione la questione delle riserve obbligatorie delle banche.
Non è mancato lo spazio per un saluto al governatore della Banca d’Italia,
Ignazio Visco, il cui mandato scadrà a fine mese. “Oggi dopo 12 anni di
servizio ottimo e leale uno dei membri del Consiglio ha terminato il suo
mandato. Anche se a volte siamo in disaccordo, c’è sempre una spinta
comune ad adempiere alla nostra missione”, l’omaggio di Lagarde.
fonte:
La Bce interrompe la sua striscia record di 10 rialzi consecutivi e decide
all’unanimità di lasciare invariati i tassi di riferimento per la prima volta da
luglio 2021. L’inflazione resta però una preoccupazione per il direttivo
dell’Eurotower: “Ci si attende che l’inflazione resti troppo elevata per un
periodo di tempo troppo prolungato; inoltre perdurano le forti pressioni interne
sui prezzi”, si legge nella nota diffusa al termine della riunione. E la guerra in
Medio Oriente, con le conseguenze che potrà avere sul costo dei beni
energetici rappresenta un nuovo fattore di rischio. Per dirla con le parole
usate dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, essere “in pausa non
significa che non saranno più alzati i tassi” e una discussione sulla loro
riduzione è del tutto prematura. Le prossime scelte della Bce continueranno a
essere “dipendenti dai dati”, sebbene ci sia la convinzione che mantenere “i
tre tassi di riferimento all’attuale livello contribuirà al raggiungimento
dell’obiettivo di un’inflazione al 2%”.
A rassicurare c’è il fatto che “i passati aumenti dei tassi di interesse decisi dal
Consiglio direttivo seguitano a trasmettersi con vigore alle condizioni di
finanziamento, frenando in misura crescente la domanda e contribuendo
pertanto alla riduzione dell’inflazione”. Ma l’andamento dell’economia continua
a rimanere “debole” a causa dei riflessi del livello dei tassi. Per quanto
riguarda il Pepp, il Pandemic emergency purchase programme, il Consiglio
direttivo intende “reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel
quadro del programma almeno sino alla fine del 2024″. Non è stata invece
oggetto di discussione la questione delle riserve obbligatorie delle banche.
Non è mancato lo spazio per un saluto al governatore della Banca d’Italia,
Ignazio Visco, il cui mandato scadrà a fine mese. “Oggi dopo 12 anni di
servizio ottimo e leale uno dei membri del Consiglio ha terminato il suo
mandato. Anche se a volte siamo in disaccordo, c’è sempre una spinta
comune ad adempiere alla nostra missione”, l’omaggio di Lagarde.
fonte: NOMOS – CENTRO STUDI PARLAMENTARI