Le novità fiscali del DL Aiuti bis
di Serena Pastore
Il Consiglio dei Ministri ha varato il DL Aiuti bis che contiene misure urgenti in
materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali. Segue un
riepilogo delle principali novità.
Bonus sociale – Anche per il IV trimestre 2022 l’Arera rideterminerà le
agevolazioni relative alle tariffe per l’energia elettrica riconosciute ai clienti
domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute (Dm 28
dicembre 2007) e la compensazione per il gas naturale (articolo 3, comma 9,
Dl 185/2008) concesse alle stesse famiglie economicamente svantaggiate che
hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia.
Clienti vulnerabili nel settore del gas – Dal 1° gennaio 2023, i fornitori e gli
esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza sono tenuti a offrire ai clienti
vulnerabili 1, la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta il costo
effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso, i costi efficienti del
servizio di commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del
servizio.
Modifiche unilaterali contratti energia e gas – Fino al 31 ottobre 2022 è
sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente
all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare
unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del
prezzo.
Energia e gas – Per quanto riguarda l’energia viene confermato anche per il
IV trimestre 2022, l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di
sistema applicate alle utenze domestiche e non in bassa tensione, per altri
usi, con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in
media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica
di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Per il contenimento dei costi del gas, invece, l’aliquota Iva per le
somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e
industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi
dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022 è ridotta al 5%.
Imprese energivore – Alle imprese energivore, che hanno subito nel II°
trimestre 2022 un incremento del costo per KWh superiore al 30% relativo al
medesimo periodo dell’anno 2019, anche tenuto conto di eventuali contratti di
fornitura di durata stipulati dall’impresa, spetta un credito pari al 25% delle
spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente
utilizzata nel III° trimestre 2022. Il credito è riconosciuto anche in relazione alla
spesa per l’energia elettrica prodotta e auto consumata dalle imprese nel III°
trimestre 2022.
Contributo imprese forte consumo gas – Previsto anche un credito
d’imposta riservato alle imprese a forte consumo di gas naturale se il prezzo
di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al II trimestre
2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati
dal Gestore dei mercati energetici (GME), ha subito un incremento superiore
al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre
dell’anno 2019. Il contributo è pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto
del gas, consumato nel III° trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici
diversi dagli usi termoelettrici, ed è utilizzabile in compensazione senza
applicazione dei limiti previsti.
Imprese non energivore – Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica
di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte
consumo di energia elettrica è riconosciuto un credito di imposta, pari al 15%
della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica,
effettivamente utilizzata nel III° trimestre dell’anno 2022, comprovato mediante
le relative fatture d’acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla
base della media riferita al secondo trimestre 2022, al netto delle imposte e
degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh
superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo
trimestre dell’anno 2019.
Imprese non a forte consumo di gas – Alle imprese diverse da quelle a forte
consumo di gas naturale è, invece, riconosciuto un credito di imposta, pari al
25% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel
III° trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi
termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come
media, riferita al secondo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato
Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME),
abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio
riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
Tutti i quattro crediti d’imposta sono utilizzabili esclusivamente in
compensazione, senza l’applicazione del limite di 250.000 euro di cui
all’articolo 1, comma 53, della legge n. 244/2007 e del limite di 2 milioni di
euro di cui all’articolo 34 della legge n. 388/2000.
Taglio accise – Il testo prevede anche la proroga del taglio delle accise su
alcuni carburanti dal 22 agosto al 22 settembre prossimo. Si estende così fino
a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per
autotrazione.
1 Sono clienti vulnerabili i clienti civili:
a) che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate ai sensi dell’articolo 1,
comma 75, della legge 4 agosto 2017, n. 124;
b) che rientrano tra i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5
febbraio 1992, n. 104; c) le cui utenze sono ubicate nelle isole minori non
interconnesse;
d) le cui utenze sono ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi
calamitosi;
e) di età superiore ai 75 anni.
Aiuti bis: dalla rivalutazione anticipata
delle pensioni all’estensione della platea
dei beneficiari del bonus 200 euro
Il nuovo decreto prevede anche un’ulteriore riduzione del cuneo
fiscale
di Salvatore Cortese
Rivalutazione delle pensioni dal 1° ottobre, ulteriore taglio del cuneo fiscale,
estensione del bonus 200 euro ad altre categorie di lavoratori e arrivo del
docente “esperto”. Sono queste alcune delle misure destinate a fronteggiare
l’inflazione e la crisi energetica contenute nella versione bis del decreto Aiuti
licenziato dal Consiglio dei Ministri.
Rivalutazione pensioni dal 1° ottobre – Al fine di contrastare gli effetti
negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle
prestazioni pensionistiche è stato previsto, in via eccezionale, che:
● il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l’anno
2021 venga anticipato al 1° ottobre 2022;
● la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle
pensioni per l’anno 2022 è anticipata, per una quota pari al 2%, con
decorrenza dal 1° ottobre 2022, con relativo riconoscimento anche sulla
tredicesima mensilità.
Ulteriore taglio del cuneo fiscale – Il nuovo decreto prevede anche
l’aumento di un punto percentuale dell’esonero (attualmente pari a 0.8%) sulla
quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a
carico dei lavoratori pubblici e privati. L’esonero è riconosciuto, in via
eccezionale, per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022,
compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga.
Estensione del bonus 200 euro ad altre categorie di lavoratori – Il bonus
200 euro viene esteso ai lavoratori dipendenti che nel primo semestre
dell’anno 2022 non hanno beneficiato dell’esonero dello 0,8%, poiché
interessati da eventi coperti figurativamente dall’INPS, e che, pertanto, non ne
hanno potuto beneficiare. A tali lavoratori, l’indennità è riconosciuta, in via
automatica, per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nel
mese di ottobre 2022. L’indennità è altresì estesa ai collaboratori sportivi che
siano stati beneficiari di almeno una delle indennità Covid, ai quali sarà
erogata automaticamente da Sport e Salute S.p.a.
Altre misure – Tra le altre misure si segnalano:
● l’introduzione della figura del docente esperto, che sarà attribuita ai
docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel
superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili ai
quali sarà riconosciuto il diritto ad un assegno annuale ad personam di
importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in
godimento;
● il rifinanziamento del bonus psicologo e del bonus trasporti;
● il rifinanziamento del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei
lavoratori autonomi;
● in materia di welfare, l’inserimento, tra quelli esclusi dalla formazione
del reddito, dei contributi erogati per il pagamento delle utenze
domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas
naturale.
fonte: FISCALFOCUS