Reale o virtuale? La vita degli adolescenti
è sempre più online
di Giulia Alfieri
YouTube, TikTok, Instagram, Snapchat e Facebook: gli adolescenti
trascorrono sempre più tempo online. Ecco i dati che emergono da un
sondaggio del Pew Research Center circa le abitudini dei teenager
Vite reali e virtuali mischiate. Dal 2014 a oggi sono raddoppiati gli adolescenti
statunitensi che sono “quasi costantemente” online. Ad affermarlo è un
recente sondaggio del Pew Research Center.
I NUMERI DEL SONDAGGIO
I dati raccolti mostrano non solo che rispetto alla precedente ricerca svolta tra
il 2014 e il 2015 il numero di utenti giornalieri di internet tra gli adolescenti è
passato dal 92% al 97%, ma anche che circa la metà dei teenager statunitensi
(46%) tra i 13 e i 17 anni ha dichiarato di essere online “quasi costantemente”.
Una percentuale quasi doppia rispetto al 24% del 2014-2015.
YOUTUBE DOMINA
A dominare la classifica delle piattaforme più usate, prima dei social, è però
YouTube. Nonostante gli anni passino – è stata creata nel 2005 – viene tuttora
utilizzata dal 95% dei teenager.
IL SUCCESSO DI TIKTOK
Segue subito dopo il social cinese di Bytedance, TikTok, che dal suo debutto
in Nord America ha vissuto una vera e propria impennata di popolarità.
Secondo il sondaggio, circa il 67% degli adolescenti dichiara di utilizzare
“sempre” TikTok, mentre il 16% afferma di utilizzarlo “quasi costantemente”.
INSTAGRAM E SNAPCHAT
Instagram, che sta vivendo un periodo di crisi proprio a causa del competitor
TikTok, come Snapchat viene utilizzato da circa 6 teenager su 10.
IL CROLLO DI FACEBOOK
Per i giovani ormai Facebook “è da vecchi” e lo confermano i numeri. Se nel
2014-2015 veniva usato dal 71% degli adolescenti, ora la percentuale è
crollata al 32%.
Seguono poi quote minori che utilizzano Twitter, Twitch, WhatsApp, Reddit e
Tumblr.
Fonte: Pew Research Center
IL TEMPO DI UTILIZZO
Lo studio analizza anche la quantità di tempo che gli adolescenti trascorrono
online. La maggioranza (55%) afferma di passare “circa la giusta quantità di
tempo” su queste applicazioni e siti, mentre per più o meno un terzo degli
adolescenti (36%) si tratta, invece, di “troppo tempo”. Solo l’8% degli
adolescenti ritiene di passare “troppo poco tempo” su queste piattaforme.
ALTRI DATI
Dal sondaggio, oltre all’ascesa di TikTok e alla caduta di Facebook, emergono
anche altri tipi di dati. Per esempio, che gli adolescenti maschi sono più
propensi delle coetanee femmine a dichiarare di utilizzare YouTube, Twitch e
Reddit, mentre le ragazze sembrano preferire TikTok, Instagram e Snapchat.
Non solo. Gli adolescenti neri e ispanici sono molto più propensi a dichiarare
di essere sempre online rispetto agli adolescenti bianchi.
Fonte: Pew Research Center
QUANTO SONO DIPENDENTI
Interrogati sull’idea di abbandonare i social media, il 54% dei teenager
afferma che sarebbe “almeno in parte difficile” rinunciarvi, mentre per il 46%
sarebbe “almeno in parte facile”.
Sarebbe più difficile soprattutto per le ragazze (58% contro 49%), infatti, per
un quarto dei ragazzi sarebbe “molto facile”, mentre tra le ragazze afferma lo
stesso il 15%.
Anche gli adolescenti più grandi dicono che avrebbero difficoltà a rinunciare ai
social media: circa 6 adolescenti su 10 di età compresa tra i 15 e i 17 anni
(58%) affermano che rinunciare sarebbe “almeno in parte difficile”, mentre una
percentuale minore tra i 13 e i 14 anni (48%) pensa che “sarebbe difficile”.
Fonte: Pew Research Center
CONSEGUENZE (NEGATIVE) E RIMEDI
Se internet è stato il mezzo – per molti ma non per tutti – per proseguire con
la didattica e le attività extrascolastiche durante la pandemia, essere sempre
online significa anche che i problemi del mondo reale, come il bullismo, le
molestie e gli abusi, possono rappresentare un rischio maggiore per gli
adolescenti.
Motivo per cui genitori e autorità di regolamentazione hanno fatto e
continuano a fare pressioni sulle aziende tecnologiche per introdurre politiche
di sicurezza e strumenti come il parental control in grado di bloccare l’accesso
a determinate attività e anche di impostare il tempo di utilizzo di computer, tv,
smartphone e tablet.