GOVERNO ITALIANO – Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 37 del 31 Maggio 2023

Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 37 del 31 Maggio 2023


MADE IN ITALY
Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la
tutela del Made in Italy (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in
Italy Adolfo Urso, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione
internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del
Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro della
giustizia Carlo Nordio, del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e
delle foreste Francesco Lollobrigida, del Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti Matteo Salvini, del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe
Valditara, del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, del Ministro del
turismo Daniela Santanchè, del Ministro dell’ambiente e della sicurezza
energetica Gilberto Pichetto Fratin e del Ministro per la famiglia, la natalità e le
pari opportunità Eugenia Roccella, ha approvato, con procedura d’urgenza, un
disegno di legge volto all’introduzione di disposizioni organiche per la
valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy.
Le nuove norme intervengono al fine di sostenere lo sviluppo delle produzioni
nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze
naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e
all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani. Si
stabilisce che le misure di promozione e incentivazione siano coerenti con il
principio di sostenibilità ambientale della produzione, con la transizione dei
processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità
artigianali, con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e
giovanile e con il principio di non discriminazione tra le imprese.
Di seguito alcune tra le principali misure previste, suddivise per ambiti
d’intervento.
Filiere strategiche nazionali
Nell’ambito delle filiere strategiche nazionali, si prevedono misure a favore
delle imprese, tra le quali:
■ l’istituzione del Fondo nazionale per il Made in Italy, per l’attrazione di
capitali e la realizzazione di investimenti governativi diretti e indiretti,
con una dotazione iniziale di un miliardo di euro;
■ il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici (rifinanziamento
a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di
consulenza per la brevettazione; misure di sostegno per l’imprenditoria
femminile; misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali,
ceramica, nautica da diporto; disposizioni in materia di pubblico
approvvigionamento di forniture di qualità; informazione del
consumatore sulle fasi di produzione della pasta).
Istruzione e formazione
Al fine di promuovere le abilità, le conoscenze e le competenze connesse al
made in Italy, si prevede:
■ l’istituzione del Liceo del “Made in Italy”, per promuovere le conoscenze
e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana
attraverso un percorso in grado di dare competenze storico-giuridiche,
artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione
e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano
conto delle specifiche vocazioni dei territori;
■ l’istituzione della Fondazione “imprese e competenze” (con il compito,
tra l’altro, di promuovere il raccordo tra le imprese e i licei e di gestire
l’”Esposizione nazionale permanente del Made in Italy”);
■ il nuovo “tutoraggio” con il quale i datori di lavoro privati, entro parametri
stabiliti, potranno stipulare con i lavoratori pensionati contratti di durata
massima di 24 mesi finalizzati a svolgere tutoraggio a favore dei giovani
neo-assunti (con esonero, a favore del datore di lavoro, dei contributi
nei confronti dei neo-assunti).
Giornata nazionale del Made in Italy
Si istituisce il 15 aprile di ogni anno, ricorrenza della nascita di Leonardo da
Vinci, la giornata nazionale del Made in Italy, al fine di celebrare la creatività e
l’eccellenza italiana presso le istituzioni, le scuole di ogni ordine e grado e i
luoghi di produzione, di riconoscere agli stessi il ruolo sociale e il contributo
allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio
identitario, di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi della
promozione e della tutela del valore e delle qualità peculiari delle opere
dell’ingegno e dei prodotti italiani.
Misure di promozione
Si introducono misure finalizzate alla promozione, valorizzazione e tutela del
patrimonio culturale e del turismo:
■ la possibilità per gli istituti e i luoghi della cultura di registrare il marchio
che li caratterizza (l’uso del marchio potrà essere concesso a terzi a
titolo oneroso);
■ l’introduzione nell’ordinamento della definizione di “imprese culturali e
creative”, per le quali si prevedono un apposito albo e un fondo presso il
Ministero;
■ l’introduzione del “Piano nazionale strategico per la promozione e lo
sviluppo delle imprese culturali e creative”;
■ il sostegno del settore fieristico in Italia mediante finanziamenti a favore
delle imprese del settore;
■ la promozione del sistema “NutrInform Battery” quale sistema di
etichettatura nazionale per il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali
dei prodotti alimentari;
■ la “certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana” all’estero;
■ l’istituzione del fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni
geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande;
■ la valorizzazione della biodiversità, delle pratiche tradizionali e del
paesaggio rurale, attraverso il sostegno di programmi di miglioramento
genetico mediante l’istituzione di specifici fondi, tra i quali quello per i
distretti del prodotto tipico italiano.
Tutela dei prodotti
Si mira ad assicurare la riconoscibilità e la provenienza dei prodotti italiani,
anche intervenendo in materia penale. A questo scopo:
■ si adotta un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana
delle merci, apponibile, su base volontaria, dalle imprese sui beni
prodotti sul territorio nazionale;
■ si effettua una ricognizione dei prodotti industriali e artigianali tipici,
radicati in una specifica zona geografica, e si adottano disciplinari di
produzione con la costituzione di associazioni di produttori per la
valorizzazione dei prodotti oggetto dei disciplinari;
■ si prevede l’uso delle nuove tecnologie per la tracciabilità dei prodotti
tramite l’istituzione di un catalogo nazionale con i requisiti fissati
dall’European Blockchain Service Infrastructure (EBSI);
■ si riorganizzano le competenze degli uffici giudiziari per garantire la
specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione e la
loro formazione in materia;
■ si aumentano le sanzioni amministrative pecuniarie per gli illeciti di
acquisto e introduzione di prodotti contraffatti;
■ si modificano il Codice penale e il Codice di procedura penale, per
punire anche coloro che detengono per la vendita prodotti contraffatti e
per velocizzare e semplificare le operazioni di distruzione della merce
contraffatta sequestrata;
■ si estendono le disposizioni in materia di operazioni sotto copertura ai
reati di contraffazione;
■ si valorizza la collaborazione prestata dallo straniero nel corso delle
indagini per l’identificazione dei produttori e dei distributori delle merci
contraffatte.
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DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTI, SOCIETÀ,
PROFESSIONI E INFRASTRUTTURE IN AMBITO SPORTIVO
Disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi del 28
febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40 (decreto legislativo – esame
preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del
Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e del Ministro del lavoro e delle
politiche sociali Marina Calderone, ha approvato, in esame preliminare, un
decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive dei
decreti legislativi del 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40.
Il testo, tra l’altro, prevede che la mancata conformità dello statuto ai criteri
previsti, per le società e associazioni sportive dilettantistiche, dal decreto
legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, rende inammissibile la richiesta di
iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per
quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. La
cancellazione è prevista anche in caso di mancato rispetto, per due esercizi
consecutivi, dei criteri relativi ai limiti all’esercizio di attività secondarie e
strumentali diverse da quella principale dell’organizzazione e gestione di
attività sportive dilettantistiche.
Inoltre, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive associate e gli
Enti di promozione nonché il CONI, il CIP e Sport e salute S.p.a. saranno
inclusi nell’elenco dei soggetti che possono avvalersi delle prestazioni dei
dipendenti della pubblica amministrazione come volontari, fuori dall’orario di
lavoro. Qualora l’attività rientri nell’ambito del lavoro sportivo e preveda il
versamento di un corrispettivo, la stessa potrà essere svolta solo previa
autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza.
Si semplifica la disciplina relativa alla prestazione dei direttori di gara,
stabilendo che sia sufficiente per ogni singola prestazione una comunicazione
o designazione da parte dell’organismo competente e non la stipula di un
contratto di lavoro. Ai direttori di gara possono essere riconosciuti rimborsi
forfettari per le spese sostenute per le attività svolte anche nel proprio comune
di residenza. Saranno comunque sempre dovute le comunicazioni al centro
per l’impiego entro il novantesimo giorno del mese successivo della data di
inizio del rapporto e per un ciclo di prestazioni non superiore a trenta.
Si innalza da diciotto a ventiquattro ore la soglia oraria settimanale, relativa
alla durata delle prestazioni oggetto del contratto, entro la quale, nell’area del
dilettantismo, in presenza dei requisiti previsti, il lavoro sportivo si presume
oggetto di contratto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione
coordinata e continuativa.
Si istituisce un osservatorio nazionale presso il Dipartimento dello sport per
favorire e monitorare l’attuazione delle disposizioni in materia di lavoro
sportivo.
Si integra la normativa in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e
delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente
sportivo, prevedendo che nel caso in cui il contratto di mandato sportivo sia
stipulato dall’agente con due soggetti da assistere, nell’ambito del
trasferimento della prestazione sportiva di un lavoratore sportivo, mediante
cessione del relativo contratto di lavoro, l’agente sportivo possa svolgere una
“doppia rappresentanza” solo se in favore del lavoratore e della società
sportiva cessionaria.
Si interviene sulla semplificazione di adempimenti relativi agli organismi
sportivi, modificando la procedura di acquisto della personalità giuridica da
parte delle associazioni dilettantistiche.
Infine, si interviene in materia di discipline sportive invernali, in modo da
consentire la discesa nelle piste anche a chi pratica sport invernali con attrezzi
diversi dalla tavola da neve e da quelli utilizzati dallo sci alpino nelle sue varie
articolazioni.
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CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della
Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante Codice di comportamento
dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (decreto del Presidente della
Repubblica – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica
amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, in esame definitivo, un
regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente della
Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante “Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165”.
Sul testo è stata acquisita l’intesa in sede di Conferenza unificata ed è stato
acquisito il parere della Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio
di Stato.
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CONTROLLO DELL’ESPORTAZIONE DI MATERIALI DI
ARMAMENTO
Le limitazioni all’esportazione verso l’Arabia Saudita di alcuni materiali di
armamento per prevenirne l’utilizzo nella guerra in Yemen sono state
decretate tra il 2019 e il 2020, in conformità con atti di indirizzo del
Parlamento.
Le motivazioni alla base di tali provvedimenti sono oggi venute meno. Il
contesto regionale in Yemen è cambiato, a cominciare dagli sviluppi sul
terreno. Da aprile 2022, anche grazie alla tregua convenuta tra le parti, le
attività militari sono fortemente rallentate e circoscritte. La significativa
riduzione delle operazioni belliche comporta un’attenuazione altrettanto
significativa del rischio di uso improprio di bombe d’aereo e missili, in
particolare contro obiettivi civili. Riad ha portato avanti una intensa attività
diplomatica a sostegno della mediazione delle Nazioni Unite e al contempo ha
agito anche sul fronte economico e dell’assistenza umanitaria in maniera
determinante.
Su questo sfondo e alla luce della mutata situazione del conflitto, in linea con
la scelta fatta nell’aprile scorso nei confronti degli Emirati Arabi Uniti, il
Consiglio dei Ministri ha attestato che l’esportazione di bombe e missili verso
l’Arabia Saudita non ricade nei divieti di esportazione stabiliti dall’articolo 1,
commi 5 e 6, della legge 9 luglio 1990, n. 185, essendo conforme alla politica
estera e di difesa dell’Italia.
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INFORMATIVA SULL’ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE
DI RIPRESA E RESILIENZA
Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR
Raffaele Fitto ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in merito alla
terza Relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR, approvata
dalla Cabina di regia svoltasi quest’oggi.
La Relazione fornisce il quadro complessivo dell’attuazione del Piano e
descrive le iniziative del Governo mirate ad accelerare la realizzazione degli
investimenti e delle riforme nel pieno rispetto dei termini concordati a livello
europeo.
A tal riguardo, la Relazione illustra il percorso di aggiornamento e revisione
del PNRR attualmente al centro delle interlocuzioni con la Commissione
europea.
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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le
politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
■ l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza,
adottata con delibera del 6 aprile 2023, al territorio dell’intero Comune
di Umbertide (PG), della parte centro-nord del Comune di Perugia e
della parte ovest del Comune di Gubbio colpito dagli eventi sismici
verificatisi il giorno 9 marzo 2023;
■ la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi, in conseguenza
degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal
16 al 23 gennaio 2023 nel territorio della provincia di Salerno. Per i
primi interventi sono stati stanziati 1.120.000 euro, a valere sul Fondo
per le emergenze nazionali.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
■ su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la conferma del prefetto
dott.ssa Maria Grazia NICOLÒ nell’incarico di Commissario
straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket
e antiusura, ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400;
■ su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione
internazionale Antonio Tajani, il conferimento dell’incarico di Direttore
generale per la diplomazia pubblica e culturale al Ministro
plenipotenziario Alessandro De Pedys.
fonte:

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