GOVERNO ITALIANO – Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 41 del 27 Giugno 2023

Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 41 del 27 Giugno 2023


MISURE PER LE FAMIGLIE E LE IMPRESE


Disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per
l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di termini
legislativi (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un
decreto-legge che introduce disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e
delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in
materia di termini legislativi.
Il testo, al fine di contrastare l’incremento dei prezzi nel settore dell’energia
elettrica e del gas naturale, prevede la proroga, anche per il terzo trimestre del
2023, delle seguenti misure:
■ bonus sociale elettrico e gas (per i clienti con ISEE fino a 15.000 euro o
fino a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli);
■ riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano
usato per combustione per usi civili e industriali;
■ azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale.
Inoltre, nelle more dell’adozione dei previsti provvedimenti attuativi, si prevede
il differimento, al 30 settembre 2023, del termine per il versamento
dell’imposta sostitutiva relativa agli utili e alle riserve di utili distribuite da
società estere a soci fiscalmente residenti in Italia, per i soggetti per i quali il
termine viene a scadere tra il 30 giugno 2023 e il 31 agosto 2023.
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RICOSTRUZIONE IN SEGUITO A CALAMITÀ NATURALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha
approvato un decreto-legge e un disegno di legge in materia di ricostruzione
post-calamità.

  1. Disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti
    dall’alluvione verificatasi a far data dal 1° maggio 2023 (decreto-legge)
    Il decreto disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di
    ricostruzione sul territorio delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche,
    interessato dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, per
    i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.
    Il testo istituisce il Fondo per la ricostruzione e prevede la nomina di un
    Commissario straordinario, dotato di un’apposita struttura di supporto, il quale,
    in stretto raccordo con il Capo del Dipartimento della Protezione civile e con il
    Capo del Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
    ■ definisce la programmazione delle risorse finanziarie per la
    realizzazione degli interventi di ricostruzione pubblica e privata;
    ■ provvede alla ricognizione e all’attuazione degli interventi di
    ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità,
    d’intesa con le regioni interessate;
    ■ coordina gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione degli
    immobili privati, anche ad uso economico-produttivo, ivi inclusi gli
    immobili destinati a finalità turistico-ricettiva e le infrastrutture sportive,
    concedendo i relativi contributi e vigilando sulla fase attuativa degli
    interventi stessi;
    ■ coordina la realizzazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e
    di riparazione degli edifici pubblici, dei beni monumentali, delle
    infrastrutture e delle opere pubbliche danneggiate, anche di interesse
    turistico;
    ■ informa periodicamente, almeno con cadenza semestrale, la Cabina di
    coordinamento per la ricostruzione sullo stato di avanzamento dei
    lavori, sulle principali criticità emerse e sulle soluzioni prospettate;
    ■ gestisce la contabilità speciale appositamente aperta;
    ■ assicura l’indirizzo e il monitoraggio su ogni altra attività prevista nei
    territori colpiti, anche nell’ambito della Cabina di coordinamento;
    ■ trasmette annualmente al Presidente del Consiglio dei Ministri o, ove
    nominata, all’autorità politica delegata per la ricostruzione, una
    relazione sullo stato di attuazione della ricostruzione, anche al fine di
    individuare ulteriori misure di accelerazione e semplificazione
    eventualmente da adottare.
    La Cabina di coordinamento per la ricostruzione è composta dal Commissario
    straordinario alla ricostruzione che la presiede, dal Capo del Dipartimento
    Casa Italia e dal Capo del Dipartimento della protezione civile della
    Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai presidenti delle regioni interessate e
    dal sindaco metropolitano, da un rappresentante delle province interessate
    designato dall’Unione province d’Italia e da un rappresentante dei comuni
    interessati designato dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. La Cabina
    coadiuva il Commissario:
    ■ nella progressiva integrazione tra le misure di ricostruzione;
    ■ nel monitoraggio dell’avanzamento dei processi;
    ■ nella definizione dei criteri da osservare per l’adozione delle misure
    necessarie per favorire e regolare il proseguimento dell’esercizio delle
    funzioni commissariali in via ordinaria.
    Il decreto definisce i criteri e le procedure per l’individuazione delle opere da
    ricostruire e per l’erogazione dei relativi contributi, sia per quanto riguarda
    l’ambito pubblico sia per quello privato.
    Il Governo preannuncia che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge,
    nominerà quale Commissario straordinario alla ricostruzione il generale
    Francesco Paolo Figliuolo.
  2. Disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità
    (esame preliminare)
    Il disegno di legge definisce, in un quadro unitario, le procedure e le misure da
    adottare nei processi di ricostruzione successivi ad eventi calamitosi.
    La nuova disciplina prevede, tra l’altro, che, al termine dello stato di
    emergenza, possa essere deliberato dal Consiglio dei Ministri lo “stato di
    ricostruzione”, previa intesa con i Presidenti delle Regioni e delle Province
    autonome interessate. Tale deliberazione può essere assunta nei casi in cui
    sia impossibile il rientro nel regime ordinario, in quanto non sono state
    ultimate le procedure di ricostruzione e occorra una complessiva revisione
    dell’assetto urbanistico ed edilizio delle aree colpite. Il piano può prevedere
    misure di delocalizzazione necessarie per la riduzione del rischio sismico e
    idrogeologico. Successivamente alla deliberazione, viene nominato un
    Commissario straordinario, dotato di una struttura ad hoc, che elabora il piano
    generale pluriennale di interventi riguardante le aree e gli edifici colpiti, in cui
    sono determinati anche il quadro complessivo dei danni e il relativo
    fabbisogno finanziario. Il Commissario coordina gli interventi di ricostruzione e
    riparazione degli immobili privati e pubblici e può agire in deroga alle
    disposizioni vigenti, fatto salvo il rispetto delle disposizioni penali, dei principi
    generali dell’ordinamento, delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e
    delle misure di prevenzione. Inoltre, si prevede la nomina di una Cabina di
    coordinamento, che coadiuva il Commissario straordinario nella definizione
    del piano e nel monitoraggio dell’avanzamento dei processi di ricostruzione.
    Per la gestione finanziaria, nello stato di previsione del Ministero
    dell’economia e delle finanze sono istituiti un Fondo per la ricostruzione e un
    Fondo per le spese di funzionamento dei Commissari straordinari, trasferiti al
    bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si prevede poi
    l’istituzione di un organo tecnico a competenza intersettoriale denominato
    “Conferenza permanente”, che esprime parere obbligatorio e vincolante sugli
    strumenti urbanistici attuativi adottati dai singoli Comuni e sul programma
    delle infrastrutture ambientali e che approva i progetti delle opere pubbliche e
    dei lavori relativi a beni culturali.
    Il Dipartimento di casa Italia esercita le funzioni di indirizzo, coordinamento,
    programmazione, gestione, finanziamento e monitoraggio degli interventi di
    ricostruzione di territori colpiti da eventi calamitosi.
    In merito alla ricostruzione, si distinguono gli ambiti in: interventi su centri
    storici e nuclei urbani e rurali, da pianificarsi da parte dei Comuni; contributi
    per la ricostruzione e riparazione privata (su immobili e mobili), per i quali è
    definita la relativa procedura di concessione; interventi per ricostruzione e
    riparazione di edifici pubblici (da definirsi con atti del Commissario), per i quali
    sono definiti i soggetti attuatori, i quali si avvalgono anche di una centrale
    unica di committenza.
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    MODIFICHE AL CODICE DELLA STRADA
    Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del
    codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285
    (disegno di legge – esame preliminare)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei
    trasporti Matteo Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di
    legge che introduce interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la
    revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.
    285.
    L’obiettivo delle norme è di migliorare la sicurezza stradale, rispettando, da un
    lato, le esigenze di mobilità dei cittadini, dall’altro, salvaguardando la vita
    umana e l’ambiente, assicurando al contempo un sistema sanzionatorio equo
    ed efficace.
    Si interviene in materia di guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto
    sostanze stupefacenti, prevedendo, tra l’altro:
    ■ l’apposizione sulla patente del conducente condannato per guida con
    tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 1,5 grammi per litro
    del codice 68, che comporta la prescrizione del divieto assoluto di
    assumere bevande alcoliche alla guida. In tali casi, si prevede anche
    che il prefetto imponga al condannato di sottoporre la patente a
    revisione con visita medica;
    ■ l’aumento di un terzo delle sanzioni previste per la guida sotto
    l’influenza di alcool nei confronti del conducente sulla cui patente sia
    stato apposto il codice 68. Le medesime sanzioni sono raddoppiate in
    caso di alterazione o manomissione o rimozione dei sigilli del
    dispositivo “alcolock”;
    ■ modifiche alle norme sulla guida dopo l’assunzione di sostanze
    stupefacenti, con l’eliminazione della necessità che il soggetto sia colto
    in “stato di alterazione psico-fisica” derivante da assunzione di sostanze
    stupefacenti. Per il perfezionamento del reato, sarà, quindi, sufficiente
    che un soggetto si metta alla guida dopo l’assunzione di sostanze
    stupefacenti, pur non essendo in stato di alterazione;
    ■ la possibilità per gli organi di polizia stradale, quando vi sia fondato
    motivo di ritenere che il conducente sottoposto a controllo si trovi sotto
    l’effetto conseguente all’uso di stupefacenti, o quando abbiano dato
    esito positivo gli accertamenti preliminari, di effettuare, direttamente sul
    luogo del controllo stradale, un prelievo di liquido salivare. Ai medesimi
    accertamenti, la polizia stradale deve procedere sempre in caso di
    incidente;
    ■ la previsione, per gli organi di polizia stradale che hanno sottoposto il
    conducente agli accertamenti preliminari con esito positivo e non
    dispongono ancora dell’esito degli esami di secondo livello effettuati da
    laboratori accreditati o qualora non sia possibile procedere, per
    qualsiasi motivo, agli esami di secondo livello, di impedire allo stesso
    conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante ed
    impendendogli di disporre del veicolo. Sulla base degli esiti positivi degli
    accertamenti preliminari, è data la possibilità al Prefetto di sottoporre il
    conducente a visita medica, con protrazione della sospensione della
    patente fino all’esito finale. Ove la visita medica attesti l’inidoneità alla
    guida del conducente, è comunque disposta la revoca della patente;
    ■ viene aggiornata la disciplina della gradualità delle patenti di guida
    prevedendo l’utilizzo del cosiddetto alcolock, il dispositivo da installare
    sui veicoli in uso ai soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza,
    che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso
    alcolemico superiore a zero. I titolari di patente rilasciata in Italia,
    rispetto ai quali è imposto il divieto assoluto di assumere bevande
    alcoliche alla guida possono guidare, sul territorio nazionale, veicoli a
    motore delle categorie internazionali M o N, solo se su questi veicoli è
    stato installato a proprie spese il dispositivo alcolock.
    In merito alla sospensione della patente di guida:
    ■ si prevedono ulteriori casistiche per la sanzione della sospensione della
    patente, in particolare quando questa abbia un punteggio attributo
    inferiore a venti punti;
    ■ la durata della sospensione della patente (da 7 a 15 giorni a seconda
    dei casi) è parametrata al numero di punti posseduti dall’autore
    dell’illecito al momento dell’accertamento.
    ■ la sospensione conseguirà in modo diretto e automatico dalla
    contestazione della violazione, senza necessità di adozione di
    ordinanza da parte del Prefetto.
    ■ Si introducono poi disposizioni in materia di micromobilità, caratterizzata
    dall’impiego di mezzi di trasporto meno pesanti e potenzialmente meno
    inquinanti di quelli tradizionali (quali, ad esempio, scooter, skateboard,
    monopattini elettrici, biciclette), al fine di elevare gli standard di
    sicurezza, con la previsione, tra l’altro, di un contrassegno di
    riconoscimento anche per i monopattini elettrici.
    ■ Infine, in un’ottica di rafforzamento della cultura della guida sicura e
    della prevenzione, si prevede:
    ■ a seguito della partecipazione a corsi extra-curricolari di educazione
    stradale organizzati da istituzioni scolastiche secondarie di secondo
    grado, statali e paritarie, all’atto del rilascio della patente, un credito di
    due punti;
    ■ l’estensione del divieto di guida di veicoli superiori a una determinata
    potenza per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida di
    categoria B;
    ■ il rafforzamento delle norme sui dispositivi anti-abbandono per i bambini
    di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa
    efficacia, anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con
    l’autoveicolo;
    ■ l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione,
    con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi
    anti-abbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui
    sedili posteriori.
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    SEMPLIFICAZIONE DEI CONTROLLI A CARICO DELLE
    IMPRESE
    Semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della
    delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto
    2022, n. 118 (decreto legislativo – avvio esame)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica
    amministrazione Paolo Zangrillo, del Ministro delle imprese e del Made in Italy
    Adolfo Urso e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti,
    ha avviato l’esame di un decreto legislativo relativo alla semplificazione dei
    controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al Governo di cui
    all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118 (legge annuale per
    il mercato e la concorrenza 2021).
    Il testo definisce le finalità e i principi delle nuove norme e individua gli
    strumenti operativi del ciclo dei controlli, distinguendo quelli applicabili alla
    programmazione da quelli dedicati al momento dell’esecuzione.
    Tra i principi basilari a cui devono soggiacere tutti i controlli, sono individuati: il
    principio di coordinamento e trasparenza; la valutazione del rischio secondo
    linee guida definite dai Ministeri di settore per gli ambiti di controllo di
    rispettiva competenza; la fiducia e la proporzionalità.
    Riguardo agli strumenti operativi, si individua in concreto la modalità di
    programmazione delle attività di controllo e si dispone che i controlli possano
    essere effettuati anche su segnalazione di terzi qualora siano evidenziate
    situazioni di rischio.
    Si ammette l’utilizzo per i controlli di specifiche soluzioni tecnologiche, tra le
    quali l’intelligenza artificiale, purché siano progettate, sviluppate e applicate in
    coerenza al principio di proporzionalità al rischio.
    In merito al coordinamento, a livello territoriale, delle attività di
    programmazione e svolgimento dei controlli, si prevede che le amministrazioni
    debbano garantire la riduzione dei costi, evitare duplicazioni e sovrapposizioni
    e recare il minore intralcio possibile al normale esercizio delle attività
    dell’impresa. A tal fine, le amministrazioni sono tenute a garantire l’accesso ai
    dati e lo scambio delle informazioni anche attraverso l’interoperabilità dei
    sistemi informativi secondo le previsioni e le modalità del Codice
    dell’amministrazione digitale. Inoltre, i funzionari che svolgeranno il controllo
    dovranno avere un approccio collaborativo indicando, laddove rilevassero
    delle inadempienze agli obblighi e agli adempimenti previsti, il modo corretto
    di adempiere. Gli esiti dei controlli dovranno confluire nel fascicolo informatico
    d’impresa.
    Si introduce un sistema di premialità per le imprese che a seguito del primo
    controllo risultino in conformità agli obblighi e adempimenti previsti. Il premio
    previsto è l’esonero da altri controlli per i successivi sei mesi. Si fa comunque
    salva la possibilità di controllo in presenza di situazioni ad alto rischio per la
    tutela della salute pubblica o dell’ambiente o in materia di sicurezza sul luogo
    di lavoro. Si disciplina anche il diritto delle imprese di essere sottoposte a
    controlli al fine di beneficiare dell’esonero o di una riduzione dell’eventuale
    sanzione prevista e si introduce l’errore “scusabile” quando, a seguito del
    controllo, viene rilevata la violazione in buona fede di obblighi e adempimenti
    meramente formali, che non ha arrecato alcun pregiudizio all’interesse
    pubblico tutelato.
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    ABROGAZIONE DI NORME PREREPUBBLICANE
    Abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e
    ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870 (disegno di
    legge)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
    Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria
    Elisabetta Alberti Casellati, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di
    legge relativo all’abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo
    1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870.
    Il testo prevede il taglio di 6.479 regi decreti e porta il numero totale delle
    norme in abrogazione a oltre 9mila.
    Tra gli altri, il disegno di legge porterà all’abrogazione dei seguenti
    provvedimenti:
    ■ regio decreto del 1871 che autorizza la Camera di commercio ed arti di
    Bari ad imporre una tassa sui noleggi delle merci importate ed esportate
    per via di terra e di mare;
    ■ regio decreto del 1872 che approva la Società Italiana per la
    navigazione a vapore dei laghi, sedente in Milano;
    ■ regio decreto del 1872 che approva la Società generale italiana per le
    latrine asportabili e per la fabbricazione dei concimi in Firenze;
    ■ regio decreto del 1872 che autorizza la Società di assicurazioni
    denominatasi Lloyd Suisse ad operare nel Regno d’Italia;
    ■ regio decreto del 1872 che abilita la Società Inglese denominata The
    Cesena sulphur Company limited ad operare nel Regno d’Italia;
    ■ regio decreto del 1872 che approva la Società anonima del Caffè
    sociale sedente in Vigevano;
    ■ regio decreto del 1872 che approva in via di esperimento la Tariffa delle
    mercedi pel facchinaggio agli scali del porto di Genova;
    ■ regio decreto del 1872 che approva la Società di panificio sociale
    Vigevanese;
    ■ regio decreto del 1873 che approva la Società Veneta di navigazione a
    vapore lagunare;
    ■ regio decreto del 1874 che autorizza la Società anonima di pubblica
    lavanderia sedente in Milano ad emettere n. 300 Obbligazioni al valore
    nominale di lire 300 ciascuna;
    ■ regio decreto del 1874 che modifica lo statuto della Società Lariana di
    navigazione a vapore sul lago di Como;
    ■ regio decreto del 1874 che aumenta il numero dei fuochisti del Regio
    lancia-siluri Pietro Micca;
    ■ regio decreto del 1877 che autorizza la Società anonima dei ferri
    taglienti in Scarperia, e ne approva lo statuto;
    ■ regio decreto del 1877 che annulla la deliberazione del comune di
    Lucca, relativa all’imposizione di una tassa sugli atti di matrimonio
    celebrati in tempo di notte;
    ■ regio decreto del 1885 che stabilisce le norme per la composizione
    della sezione italiana del giurì internazionale all’esposizione universale
    d’Anversa;
    ■ regio decreto del 1886 che istituisce presso il R. Ispettorato generale
    delle tariffe delle strade ferrate al ministro dei Lavori Pubblici un
    Consiglio delle tariffe delle strade ferrate;
    ■ regio decreto del 1886 che dà piena ed intera esecuzione alla
    Dichiarazione firmata in Cairo il 21 dicembre 1885, concernente la
    soppressione della tratta degli schiavi;
    ■ regio decreto del 1889 che approva l’annesso accordo fra l’Italia e il
    Brasile sull’ingerenza dei consoli nell’apertura delle successioni dei
    rispettivi sudditi;
    ■ regio decreto del 1889 che riconosce come corpo morale la società di
    mutuo soccorso fra i camerieri, caffettieri, cuochi ed interpreti residenti
    in Venezia e ne approva lo statuto;
    ■ regio decreto del 1890 che approva l’unito regolamento per l’esercizio e
    la sorveglianza delle caldaie a vapore;
    ■ regio decreto del 1890 che regola la tassa sui noleggi delle merci
    importate ed esportate per via di terra e di mare nella città di Bari e sua
    provincia.
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    BANCA D’ITALIA
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, visto il
    parere espresso all’unanimità dal Consiglio superiore della Banca d’Italia il 26
    giugno 2023, ha deliberato la nomina del dottor Fabio Panetta a Governatore
    dell’Istituto, con decorrenza a partire dal 1° novembre 2023.
    Il provvedimento di nomina sarà quindi adottato con decreto del Presidente
    della Repubblica.
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    INFORMATIVE
    Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha svolto
    una informativa sullo stato di avanzamento delle attività e dei lavori per il
    Giubileo della Chiesa cattolica del 2025. In merito, si veda il documento
    allegato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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    SCIOGLIMENTI DI CONSIGLI COMUNALI
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo
    Piantedosi, ha deliberato:
    ■ lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende (Cosenza), e
    l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a
    una Commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143 del decreto
    legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
    ■ la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio
    comunale di Castellammare di Stabia (Napoli) e dell’affidamento della
    gestione del Comune alla Commissione straordinaria già nominata, ai
    sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
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    NOMINE
    Il Consiglio dei Ministri, ha deliberato:
    ■ su proposta del Presidente Giorgia Meloni, la promozione a Presidente
    di sezione della Corte dei conti dei consiglieri Paolo Novelli e Romeo
    Ermenegildo Palma, a decorrere dal 21 dicembre 2021, a seguito della
    delibera n. 133 del 12 maggio 2023 del Consiglio di presidenza della
    medesima Corte;
    ■ su proposta del Presidente Giorgia Meloni, acquisito il parere favorevole
    del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, la nomina governativa
    a Consigliere della Corte del Generale di corpo d’armata dell’Esercito,
    Luigi Francesco De Leverano;
    ■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il conferimento
    delle funzioni di Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
    all’ingegnere Carlo Dall’Oppio, a decorrere dal 1° luglio 2023;
    ■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina a
    dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della
    Polizia di Stato dott.ssa Grazia Mirabile, dottori Antonino Maria Sirna,
    Giuseppe Ferrari, Giuseppe Bellassai, Roberto Di Legami e dott.ssa
    Rosaria Amato;
    ■ su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina degli
    ingegneri Cristina D’Angelo, Vincenzo Lotito, Alessandro Paola a
    dirigenti generali del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;
    ■ su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, la promozione a
    generale di corpo d’armata del generale di divisione del ruolo normale
    dell’Arma dei carabinieri Giovanni Truglio.
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    COLLOCAMENTO FUORI RUOLO
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Vicepresidente del Consiglio dei
    Ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale,
    Antonio Tajani, ha approvato il collocamento fuori ruolo del ministro
    plenipotenziario Gianluca Grandi, presso la Presidenza del Consiglio dei
    Ministri, con funzioni di consigliere giuridico per l’attività internazionale del
    Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità.
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    NOMINA E MOVIMENTO DI PREFETTI
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo
    Piantedosi, ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti di seguito
    riportati.
    ■ dott.ssa Maria Luisa PELLIZZARI
    è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai
    fini del conferimento dell’incarico di Commissario straordinario del
    Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse,
    cessando dalle funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica
    sicurezza per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento
    della pubblica sicurezza
    ■ dott. Vittorio RIZZI
    da Vice Direttore Generale, Direttore centrale della polizia criminale
    presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere
    le funzioni di Vice Direttore Generale della pubblica sicurezza per
    l’espletamento delle funzioni vicarie presso il medesimo Dipartimento
    ■ dott. Raffaele GRASSI
    da Padova, è destinato a svolgere le funzioni di Vice Direttore Generale,
    Direttore centrale della polizia criminale presso il Dipartimento della
    pubblica sicurezza
    ■ dott. Francesco MESSINA
    da Direttore Centrale anticrimine della Polizia di Stato presso il
    Dipartimento della pubblica sicurezza, è destinato a svolgere le funzioni
    di Prefetto di Padova
    ■ dott. Renato CORTESE
    (Dirigente Generale di P.S.)
    nominato Prefetto, permane nelle funzioni di Direttore dell’Ufficio
    Centrale Ispettivo presso il Dipartimento della pubblica sicurezza
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    DELIBERAZIONI IN MATERIA DI ENERGIA DA FONTI
    RINNOVABILI
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ai sensi
    dell’articolo 5, comma 2, lettera c-bis), della legge 23 agosto 1988, n. 400, ha
    deliberato il giudizio positivo di compatibilità ambientale, a condizione che
    siano rispettate le prescrizioni impartite dalle Commissioni competenti, in
    merito a quattro procedimenti di valutazione di impatto ambientale relativi alla
    realizzazione di altrettanti impianti per la produzione di energia elettrica da
    fonte eolica, per una potenza complessiva di 207,2 MW. Ai sensi dell’articolo
    7, del decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50, le delibere del Consiglio dei
    Ministri sostituiscono ad ogni effetto il provvedimento di valutazione d’impatto
    ambientale.
    Sono stati invitati a partecipare alle rispettive deliberazioni i Presidenti delle
    Regioni interessate.
    Di seguito i progetti approvati:
  3. realizzazione di un impianto eolico composto da 12 aerogeneratori, sito
    nel comune di Acquaviva delle Fonti (BA), in località “Masseria
    Camiciarletta”, “Masseria Serini” e “Masseria D’Addabbo” e opere di
    connessione nei comuni di Gioia del Colle e Santeramo in Colle in
    provincia di Bari, nonché nei comuni di Laterza e Castellaneta in
    provincia di Taranto;
  4. realizzazione di un impianto eolico ubicato nel comune di Guagnano
    (LE) con relative opere di connessione nei comuni di Salice Salentino
    (LE), Brindisi, Erchie, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco,
    Francavilla Fontana, Oria (BR), e Grottaglie (TA);
  5. realizzazione di un impianto eolico di 7 aerogeneratori, da collocarsi nel
    territorio del comune di Castelpagano (BN), in località “Masseria Fattori”
    e “Masseria Richi”, e le relative opere di connessione alla rete elettrica
    di trasmissione nazionale, da realizzarsi anche nei territori dei comuni di
    Colle Sannita, Circello e Morcone in provincia di Benevento;
  6. realizzazione di un impianto eolico composto da 7 aerogeneratori,
    denominato “Phobos”, collocato nei comuni di Castel Giorgio e Orvieto
    in provincia di Terni e delle relative opere civili ed elettriche e di
    interconnessione alla rete nazionale.
    ٠
    Infine, il Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’articolo 14-quinquies della legge
    241 del 1990, ha deliberato in favore della deliberazione della Giunta
    regionale dell’Emilia-Romagna n. 1718, del 17 ottobre 2022, con la quale si è
    concluso il procedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico
    Regionale (PAUR) di cui all’articolo 27-bis del decreto legislativo n. 152 del
    2006, comprensivo del provvedimento di valutazione di impatto ambientale,
    relativo al progetto “Impianto eolico Monte Foppo”, localizzato nei comuni di
    Tornolo (PR) e Albareto (PR), che prevede la realizzazione di un impianto
    eolico, proposto dalla Gea Energie s.r.l., ora Società Energie Valle d’Aosta
    (SEVA), composto da due aerogeneratori, per una potenza complessiva pari a
    4 MW, e dalle relative opere di connessione.
    È stato invitato a partecipare alla deliberazione sul punto il Presidente della
    Regione Emilia-Romagna.

  7. fonte: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

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