GOVERNO ITALIANO – Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 54 del 16 Ottobre 2023

Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 54 del 16 Ottobre 2023


DDL BILANCIO 2024 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI
BILANCIO

  1. Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio
    pluriennale per il triennio 2024-2026 (disegno di legge)
  2. Documento programmatico di bilancio 2024
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
    Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di
    previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il
    triennio 2024-2026 e l’aggiornamento del Documento programmatico di
    bilancio (DPB).
    Il disegno di legge è in linea con l’approccio prudente, responsabile e
    realistico dei precedenti provvedimenti economici.
    Nel rispetto delle regole europee e alla luce della delicata situazione
    economica, influenzata negativamente dalla spinta dell’inflazione,
    dall’aumento dei costi energetici, dall’incertezza globale causata dal conflitto
    russo-ucraino e dalla recente crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel
    provvedimento sono concentrate nella riduzione della pressione fiscale a
    sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
    Sono previsti, inoltre, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e
    misure in favore delle famiglie numerose e per la natalità.
    Taglio cuneo fiscale – Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024
    del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro,
    6% per i redditi fino a 35 mila euro).
    Rinnovo contratti P.A. – Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della
    pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al
    personale medico sanitario.
    Sanità – Previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi per l’anno
    2024 (al quale devono aggiungersi le risorse PNRR e 300 milioni riconosciuti
    alla Regione Siciliana) e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Tra le misure
    previste, una indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella
    riduzione dei tempi delle liste di attesa. Si stanziano risorse pari a 250 milioni
    di euro per l’anno 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per il
    potenziamento dell’assistenza territoriale anche con riferimento a nuove
    assunzioni di personale sanitario. Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi
    non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli
    elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del SSN, versando un contributo di
    2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di
    permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari.
    Famiglie e bonus natalità – In favore delle famiglie numerose e per alzare il
    tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Confermata la
    carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024, si
    integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per
    l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo
    straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di
    euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre
    dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più
    rilevanti. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per
    cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni.
    Rafforzato il bonus asili nido – Si aumenta il fondo per il bonus di oltre 150
    milioni di euro.
    Canone Rai – Diminuisce il canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno. Alla
    riduzione corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese
    relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, una lieve
    modifica in linea con i tagli previsti per i ministeri (da 440 a 420 milioni).
    Lavoro – Confermata la detassazione dei premi di produttività al 5 per cento e
    dei fringe benefit fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a
    1.000 euro per tutti gli altri (i benefici potranno essere riconosciuti anche per
    pagamenti di affitto e mutuo prima casa). La decontribuzione assume un volto
    nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello
    sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse,
    per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e
    permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.
    Imprese – Rinviata fino al 1° luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e
    sugar tax. Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto
    un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture
    produttive ubicate nel Mezzogiorno.
    Pensioni – Alcune revisioni riguarderanno l’APE: l’innalzamento a 36 anni del
    requisito contributivo per gli uomini; requisiti diversi per le donne e quota 104
    con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi
    vuole rimanere al lavoro.
    Infrastrutture e autonomie – La manovra assicura le risorse necessarie per
    avviare i lavori di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e diversi
    investimenti a vantaggio delle Regioni (50 milioni), enti territoriali (per la
    progettazione 100 milioni) e amministrazioni centrali (circa 27 miliardi nel
    periodo 2024-2038).
    Investimenti e garanzie pubbliche – Approvato il piano che riforma la
    gestione delle garanzie pubbliche, che ha l’obiettivo di indirizzare lo strumento
    su investimenti anche sociali che garantiscano un alto valore aggiunto come
    quelli nelle infrastrutture strategiche e per la transizione tecnologica, verde e
    digitale delle imprese. L’obiettivo è trasformare le garanzie in leve per
    investimenti fortemente addizionali e per coinvolgere gli investitori privati.
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    NORME FISCALI
  3. Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti
    territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (decreto-legge)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
    Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure
    urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela
    del lavoro e per esigenze indifferibili.
    Di seguito alcune tra le principali misure.
    Anticipo conguaglio di perequazione anno 2023 – Al fine di contrastare gli
    effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2023 e sostenere il potere di acquisto
    delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale, viene anticipato il
    conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni.
    Campagna reddituale – Si dispone che il recupero delle prestazioni indebite
    correlate alla campagna di verifica reddituale dei pensionati relative al periodo
    d’imposta 2021 e alle verifiche reddituali del personale degli enti di ricerca
    relative al periodo di imposta 2020 sia avviato entro il 31 dicembre 2024.
    Anticipo rinnovo contratti pubblici – Si dispone, per il mese di dicembre
    2023, l’incremento, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza
    contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato,
    salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.
    Rinvio del versamento della seconda rata di acconto delle imposte
    dirette – Si prevede, solo per il 2023 per le persone fisiche titolari di partita
    IVA che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di
    ammontare non superiore a 170 mila euro, il versamento del secondo acconto
    delle imposte sui redditi, con esclusione dei contributi previdenziali, entro il 16
    gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, senza interessi. Il
    versamento può essere dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio,
    con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione, in tal caso, degli
    interessi, a partire dalla seconda rata.
    Disposizioni urgenti in tema di procedure di riversamento del credito
    d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – Si proroga al 30 giugno 2024
    il termine entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il
    riversamento, senza l’applicazione di interessi e sanzioni, del credito
    d’imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato in uno o più periodi di
    imposta a decorrere da quello successivo a quello in corso al 31 dicembre
    2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019 e utilizzato indebitamente in
    compensazione alla data del 22 ottobre 2021. Inoltre, si proroga di un anno il
    termine di decadenza per l’emissione degli atti impositivi da parte dell’Agenzia
    delle entrate per i crediti interessati dalla regolarizzazione e utilizzati negli anni
    2016 e 2017.
    Contributo di solidarietà – Si istituisce un nuovo contributo di solidarietà, per
    l’anno 2024, a carico dei soggetti che si avvalgono della facoltà di escludere
    dalla base imponibile del contributo di solidarietà di cui ai commi da 115 a 119
    dell’articolo 1 della legge di bilancio per il 2023, la distribuzione, o comunque
    l’utilizzo nel periodo d’imposta 2022, di riserve accantonate in sospensione
    d’imposta o destinate alla copertura di vincoli fiscali.
    Modifiche alla disciplina della participation exemption sulle plusvalenze
    – Si estende il trattamento della non concorrenza alla formazione del reddito
    imponibile (c.d. participation exemption) alle plusvalenze realizzate su azioni o
    quote di società di capitali, enti pubblici e privati diversi dalle società, trust e
    organismi d’investimento collettivo del risparmio, residenti sul territorio
    nazionale, da parte di società ed enti commerciali che sono residenti in uno
    Stato appartenente all’Unione europea o allo Spazio economico europeo che
    consente un adeguato scambio di informazioni e che sono ivi soggetti a
    un’imposta sul reddito delle società.
    Riduzione delle accise sui prodotti energetici – Si prevede che il
    provvedimento di riduzione delle accise sui prodotti energetici usati come
    carburanti o come combustibili per riscaldamento per usi civili, in caso di
    aumento del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio
    possa essere adottato se i prezzi dei carburanti aumentano, sulla media del
    precedente mese (e non più, come è attualmente, dei precedenti due mesi),
    rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo
    Documento di economia e finanza o nella Nota di aggiornamento presentati
    alle Camere.
    Disposizioni in favore delle Regioni e delle Province autonome di Trento
    e Bolzano – Si introduce la possibilità per le regioni che risultano in squilibrio
    economico di destinare il gettito derivante dalla massimizzazione delle
    maggiorazioni dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive e
    dell’addizionale regionale all’IRPEF, ove scattate automaticamente ai sensi
    dell’articolo 1, comma 174, della legge n. 311/2004, a copertura del disavanzo
    di amministrazione diverso da quello sanitario; si chiarisce il ruolo di holding
    svolto dalle regioni rispetto agli enti sanitari, stabilendo che le stesse
    determinano il finanziamento degli enti sanitari, assegnando le relative quote
    con uno o anche più atti (ove necessario), potendo rimodulare il finanziamento
    disponibile fra gli enti sanitari stessi, allo scopo di favorirne l’equilibrio di
    bilancio, in una prospettiva di equilibrio di bilancio consolidato.
    Trasporto pubblico locale – Si incrementa di 500 milioni di euro, per l’anno
    2023, la dotazione del Fondo destinato all’erogazione del contributo
    straordinario riconosciuto agli enti locali al fine di garantire la continuità dei
    servizi erogati; si incrementa di 35 milioni di euro, per l’anno 2023, il fondo
    finalizzato a riconoscere il buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti
    per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i
    servizi di trasporto ferroviario nazionale.
    Edilizia universitaria – Si istituisce un fondo, nello stato di previsione del
    Ministero dell’università e della ricerca, finalizzato a sostenere gli studenti
    della formazione superiore e a incrementare la disponibilità di alloggi e posti
    letto per gli studenti fuori sede mediante l’acquisizione del diritto di proprietà o,
    comunque, l’instaurazione di un rapporto di locazione o altra forma di
    godimento a lungo termine o il rinnovo a lungo termine di contratti di locazione
    già in essere da parte di soggetti pubblici e privati in relazione ad immobili
    adibiti a residenze universitarie, in considerazione della rimodulazione del
    target M4C1-28 – Riforma 1.7 del PNRR.
    Anticipo investimenti FS – Si prevede un’anticipazione di cassa per coprire i
    fabbisogni relativi all’anno 2023 per gli investimenti di RFI, sia per nuove
    opere che per manutenzione straordinaria.
    Investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese – Nuova
    Sabatini: si autorizza la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di
    assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle
    micro, piccole e medie imprese (acquisto di nuovi macchinari, impianti e
    attrezzature).
    Contenzioso Strada dei Parchi – Si incrementa il Fondo, istituito nello stato
    di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la gestione
    temporanea da parte di ANAS S.p.a., nelle more delle procedure di gara per
    l’affidamento a un nuovo concessionario, di strade o autostrade sottoposte a
    procedure di revoca di decadenza o di risoluzione.
    Anticipo difesa – Si incrementa l’autorizzazione di spesa prevista per
    garantire un qualificato livello della presenza italiana nei programmi
    aeronautici di elevato contenuto tecnologico, connessi alle esigenze della
    difesa aerea nazionale e realizzati nel contesto dell’Unione europea, al fine di
    accelerare la realizzazione dei programmi di ammodernamento e
    rinnovamento destinati alla difesa nazionale.
    Sport – Coni: si prevede un incremento pari a 13 milioni di euro per l’anno
    2023 in favore del Coni per le attività connesse alla preparazione olimpica e al
    supporto della delegazione italiana per i Giochi Olimpici di Parigi 2024;
    velodromo di Spresiano: si prevede un contributo pari a 8 milioni di euro per il
    2023 in favore della Federazione ciclistica italiana al fine di assicurare il
    completamento della realizzazione di un Velodromo nel comune di Spresiano.
    Fondo nazionale delle politiche sociali – Si incrementa di 10 milioni di euro
    per l’anno 2023 la dotazione del fondo nazionale per le politiche sociali.
    Adempimenti contributivi – Si prevede la regolarizzazione degli obblighi
    contributivi a carico delle pubbliche amministrazioni per i periodi di paga fino
    al 31 dicembre 2004, a condizione che sia correttamente implementata la
    posizione assicurativa.
    Misure per le scuole dell’infanzia paritarie – Si incrementa, per l’anno
    2023, il contributo statale alle scuole dell’infanzia paritarie previsto dalla legge
    di bilancio per il 2022.
    Misure in materia di immigrazione, sicurezza e per prosecuzione delle
    attività emergenziali connesse alla crisi ucraina – Si istituisce, nello stato
    di previsione del Ministero dell’interno, un fondo destinato al finanziamento
    delle misure urgenti connesse all’accoglienza dei migranti, anche a sostegno
    dei comuni interessati e in favore dei minori non accompagnanti. Si
    ridetermina per il 2023 e si rifinanzia per il 2024 l’autorizzazione di spesa che
    abilita il Ministero dell’interno a utilizzare prestazioni di lavoro con contratto a
    termine per gli Sportelli Unici Immigrazione. Si prevede in favore dei comuni
    confinanti con altri Paesi europei e dei comuni costieri, interessati dai flussi
    migratori, un contributo straordinario per l’anno 2023. Si incrementano le
    risorse finanziarie destinate ad assicurare la funzionalità della rete dei centri di
    permanenza per i rimpatri (CPR). Si dispone un’autorizzazione di spesa per
    l’anno 2023 per consentire il proseguimento delle attività connesse al
    soccorso e all’assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione ucraina. Si
    proroga l’autorizzazione di spesa per l’anno 2024 per l’invio di militari
    dell’Arma dei carabinieri a tutela degli uffici all’estero maggiormente esposti e
    del relativo personale in servizio.
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  4. Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle
    persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi (decreto
    legislativo – esame preliminare)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
    Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo
    di attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle
    persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi (legge 9 agosto
    2023, n. 111).
    Il decreto introduce norme finalizzate a realizzare la revisione del sistema di
    imposizione del reddito delle persone fisiche e la graduale riduzione della
    relativa imposta (IRPEF) in base a principi e criteri direttivi specifici volti a:
    ■ garantire il rispetto del principio di progressività nella prospettiva del
    cambiamento del sistema verso un’unica aliquota d’imposta, attraverso
    il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di
    reddito, delle aliquote di imposta e delle detrazioni dall’imposta lorda;
    ■ conseguire il graduale perseguimento dell’equità orizzontale
    prevedendo, nell’ambito dell’IRPEF, la progressiva applicazione della
    stessa no tax area e dello stesso onere fiscale per tutte le tipologie di
    reddito prodotto, privilegiando tale equiparazione innanzitutto tra i
    redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione.
    a. Revisione della disciplina dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
    Si interviene con disposizioni in materia di imposta sul reddito delle persone
    fisiche volte a rimodulare, per il solo anno 2024, le aliquote e gli scaglioni di
    reddito da applicarsi in sede di determinazione dell’imposta lorda.
    In particolare, si prevede una riduzione a tre degli scaglioni di reddito e delle
    corrispondenti aliquote progressive di tassazione del reddito delle persone
    fisiche, così come segue:
    ■ 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro;
    ■ 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
    ■ 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro.
    Sempre per il 2024, si innalza da 1.880 a 1.955 euro la detrazione prevista
    per i titolari di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e di
    alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro. In tal modo, si amplia fino a 8.500
    euro la soglia di no tax area prevista per i redditi da lavoro dipendente che
    viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. In conseguenza di
    tali interventi, si modificano le norme relative al requisito per la corresponsione
    ai lavoratori dipendenti del trattamento integrativo, in modo da assicurare il
    mantenimento delle condizioni oggi previste.
    Inoltre, si introducono norme volte a garantire la coerenza della disciplina
    delle addizionali regionale e comunale all’imposta sul reddito delle persone
    fisiche alla nuova articolazione degli scaglioni.
    b. Revisione della disciplina delle detrazioni fiscali
    Si prevede, per l’anno 2024, una riduzione di 260 euro della detrazione
    complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai
    contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Sono fatte
    salve le detrazioni spettanti per spese sanitarie.
    c. Maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove
    assunzioni
    In attesa della completa attuazione della revisione delle agevolazioni fiscali
    alle imprese, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31
    dicembre 2023 (anno 2024 per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno
    solare), si introducono incentivi per le nuove assunzioni.
    Le agevolazioni sono realizzate attraverso una maggiorazione del costo del
    lavoro dei nuovi assunti ai fini della determinazione del reddito e spettano: ai
    titolari di reddito d’impresa (soggetti di cui all’articolo 73 del TUIR); alle
    imprese individuali, comprese le imprese familiari e le aziende coniugali; alle
    società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del TUIR; agli
    esercenti arti e professioni che svolgono attività di lavoro autonomo ai sensi
    dell’articolo 54 del TUIR.
    L’agevolazione spetta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo
    d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e presuppone che l’impresa si trovi in
    condizioni di normale operatività. Sono escluse dall’ambito soggettivo le
    imprese in liquidazione ordinaria, liquidazione giudiziale (fallimento) o che
    abbiano fatto ricorso ad altri istituti di risoluzione della crisi di impresa di
    natura liquidatoria.
    Nell’ambito delle nuove assunzioni è prevista una maggiore incentivazione per
    particolari categorie di dipendenti che si ritiene necessitino di ulteriore tutela,
    quali, tra le altre: lavoratori “molto svantaggiati” ai sensi della normativa
    europea; persone con disabilità; minori in età lavorativa in situazioni di
    difficoltà familiare; donne di qualsiasi età con almeno due figli minori; giovani
    ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile; ex percettori del reddito di
    cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di
    inclusione.
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  5. Attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale
    (decreto legislativo – esame preliminare)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
    Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo
    di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale.
    Il testo introduce norme volte:
    ■ alla revisione della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società
    e degli enti diversi dalle società quale criterio di collegamento
    all’imposizione, in coerenza con le prassi internazionali e con le
    convenzioni per evitare le doppie imposizioni;
    ■ a conformare il sistema d’imposizione sul reddito a una maggiore
    competitività sul piano internazionale, anche attraverso specifiche
    norme di vantaggio per i lavoratori impatriati e per le imprese o attività
    produttive che ritornano a investire in Italia (reshoring);
    ■ al recepimento della direttiva (UE) 2022/2523 del Consiglio, del 14
    dicembre 2022, volta a garantire un livello d’imposizione fiscale minimo
    globale per i grandi gruppi multinazionali d’imprese e i gruppi nazionali
    su larga scala nell’Unione (global minimum tax);
    ■ alla semplificazione e razionalizzazione del regime delle società estere
    controllate.
    Residenza fiscale
    In particolare, per le persone fisiche si sostituisce il criterio civilistico del
    domicilio con un criterio di natura sostanziale, in cui il domicilio è il luogo in cui
    si sviluppano in via principale le relazioni personali e familiari del contribuente
    e si aggiunge quello della presenza fisica nel territorio dello Stato. Resta
    fermo il criterio civilistico della residenza. Tali criteri devono essere verificati
    per la maggior parte del periodo d’imposta, tenendo conto anche dei periodi
    non consecutivi. Ai fini del computo dei giorni si considerano anche le frazioni
    di giorno.
    In merito alla residenza delle persone giuridiche, si eliminano i riferimenti al
    criterio dell’”oggetto principale”, che ha dato luogo a controversie e rischi di
    doppia imposizione, e al criterio della sede dell’amministrazione. La residenza
    di società ed enti viene quindi ricondotta a tre criteri alternativi tra loro e quindi
    in grado di fondare, anche singolarmente, il collegamento personale
    all’imposizione delle persone giuridiche:
    ■ il criterio della “sede legale”, con carattere formale, che rappresenta un
    elemento di necessaria continuità con la normativa in vigore
    anteriormente alla riforma;
    ■ il criterio della “sede di direzione effettiva” e quello della “gestione
    ordinaria in via principale”, che presentano aspetti innovativi e hanno
    natura sostanziale, riguardando rispettivamente il luogo in cui sono
    assunte le decisioni strategiche e si svolgono concretamente le attività
    di gestione della società o ente.
    Lavoratori impatriati e reshoring di aziende
    Ai lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza
    fiscale in Italia sarà riconosciuto, dal 2024, un nuovo regime agevolato per un
    massimo di 5 anni. Potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del
    50 per cento, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro, i
    lavoratori in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione
    che non risultano essere già stati residenti nel nostro Paese nei tre periodi
    d’imposta precedenti al conseguimento della residenza. I lavoratori impatriati
    dovranno restituire le agevolazioni, pagando gli interessi, se non mantengono
    la residenza fiscale nei cinque anni successivi. Invariate le disposizioni per i
    ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste.
    Inoltre, si promuove lo svolgimento nel territorio dello Stato italiano di attività
    economiche, attraverso un incentivo fiscale che consiste nella non
    concorrenza alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui
    redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP del 50 per cento del
    reddito imponibile derivante dalle attività d’impresa e dall’esercizio di arti e
    professioni esercitate in forma associata trasferite in Italia e precedentemente
    svolte in un Paese estero, diverso da uno Stato appartenente all’Unione
    europea o allo Spazio economico europeo. L’agevolazione si applica nel
    periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i cinque periodi di
    imposta successivi alla scadenza del regime di agevolazione. Si prevede il
    recupero del beneficio qualora l’attività economica trasferita, per la quale si è
    goduto dell’agevolazione, venga successivamente trasferita in uno Stato non
    appartenente all’Unione Europea e allo Spazio economico europeo durante il
    periodo in cui si beneficia dell’agevolazione o entro dieci periodi di imposta dal
    termine del regime di agevolazione. Non sono incluse tra le attività agevolabili
    quelle esercitate nel territorio dello Stato nei 24 mesi antecedenti il loro
    trasferimento. Tale limitazione è volta ad evitare che siano agevolate attività
    già in precedenza esercitate in Italia e trasferite all’estero per poi essere
    nuovamente trasferite nel territorio dello Stato al solo fine di beneficiare del
    vantaggio fiscale.
    Global minimum tax
    Si recepisce la direttiva (UE) 2022/2523, seguendo l’approccio comune
    condiviso a livello internazionale in base alla guida tecnica dell’OCSE
    sull’imposizione minima globale, con l’introduzione, tra l’altro, di:
    ■ un’imposta minima nazionale dovuta in relazione a tutte le imprese,
    localizzate in Italia, appartenenti a un gruppo multinazionale o nazionale
    e soggette a una bassa imposizione;
    ■ un regime sanzionatorio, conforme a quello vigente in materia di
    imposte sui redditi, per la violazione degli adempimenti riguardanti
    l’imposizione minima dei gruppi multinazionali e nazionali di imprese e
    un regime sanzionatorio effettivo e dissuasivo per la violazione dei
    relativi adempimenti informativi.
    La direttiva recepisce nel mercato unico il nucleo principale dell’accordo
    globale sul cosiddetto “secondo pilastro” o “Pillar 2” raggiunto in sede
    OCSE/G20, che mira ad introdurre una tassazione minima effettiva delle
    imprese multinazionali a livello globale (“global minimum tax”). L’obiettivo della
    global minimum tax consiste nel raggiungere un livello di parità concorrenziale
    tra imprese a livello globale, fermare la corsa al ribasso delle aliquote e
    promuovere efficienti decisioni di investimento e localizzazione delle attività
    d’impresa. È stato quindi definito un sistema coordinato di regole, in grado di
    assicurare che i grandi gruppi d’imprese siano soggetti a un livello impositivo
    minimo pari almeno al 15 per cento in relazione a ciascuno dei Paesi in cui tali
    gruppi operano e producono reddito, attraverso l’introduzione di una “aliquota
    di imposizione integrativa” che, in ciascun Paese e in relazione a ciascun
    esercizio, è data dalla differenza tra l’aliquota minima d’imposta del 15 per
    cento e l’aliquota d’imposizione effettiva.
    Aiuti di Stato
    Le norme introdotte mirano a creare un nuovo quadro giuridico di riferimento
    per una politica di incentivi fiscali compatibile con la disciplina europea, in
    particolare con le norme in materia di aiuti di Stato, nell’ottica di assicurare
    alle imprese la certezza del regime di favore accordato e di semplificare il
    sistema di agevolazioni fiscali per il Mezzogiorno allo scopo di favorirne lo
    sviluppo economico.
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    REFERENDUM
    Disposizioni urgenti per gli uffici presso la Corte di cassazione in
    materia di referendum (decreto-legge)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del
    Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un decreto-legge che
    introduce disposizioni urgenti per gli uffici presso la Corte di cassazione in
    materia di referendum.
    Nelle more della piena operatività della piattaforma digitale per la raccolta
    delle firme degli elettori necessarie per i referendum abrogativi o costituzionali
    e per i progetti di legge d’iniziativa popolare, si interviene, con specifiche
    deroghe temporalmente limitate e procedure di mobilità, per rafforzare le
    risorse umane degli uffici della Corte di cassazione impegnati
    nell’espletamento delle attività di verifica delle sottoscrizioni a sostegno di
    proposte referendarie.
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    SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA
    Abrogazione di atti prerepubblicani diversi dai regi decreti (disegno di
    legge – esame preliminare)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le riforme istituzionali e la
    semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha approvato, in
    esame preliminare, un disegno di legge relativo all’abrogazione di atti
    prerepubblicani diversi dai regi decreti.
    Il testo abroga 8.128 atti presenti nel sistema delle fonti del Regno d’Italia: 752
    leggi formali, 392 Regi decreti-legge, 68 Regi decreti-legislativi, 6.685 decreti
    luogotenenziali, 191 decreti-legge luogotenenziali, 18 decreti-legislativi
    luogotenenziali, 1 decreto del Capo del Governo e 21 Decreti del Duce.
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    ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE
    1.Disposizioni di attuazione della direttiva (UE) 2021/1883 del Parlamento
    europeo e del Consiglio, del 20 ottobre 2021, sulle condizioni di ingresso
    e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori
    altamente qualificati, e che abroga la direttiva 2009/50/CE del Consiglio
    (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro del lavoro e delle
    politiche sociali)
  6. Attuazione della direttiva (UE) 2020/284 del Consiglio del 18 febbraio
    2020 che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda
    l’introduzione di taluni obblighi per i prestatori di servizi di pagamento
    (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministro dell’economia e delle
    finanze)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le
    politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e dei ministri competenti, ha
    approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di norme
    europee. Sui testi sono stati acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari
    competenti.
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    AGENZIA ITALIANA PER LA GIOVENTÙ
    Emanazione del nuovo statuto dell’Agenzia italiana per la gioventù
    (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per lo sport e i giovani Andrea
    Abodi, ha approvato, in esame preliminare, il nuovo statuto dell’Agenzia
    italiana per la gioventù, da adottarsi con decreto del Presidente della
    Repubblica.
    Il testo fa seguito alla recente istituzione dell’Agenzia, definita quale “ente
    pubblico non economico dotato di personalità giuridica e di autonomia
    regolamentare, organizzativa, gestionale, patrimoniale, finanziaria e
    contabile”, che è subentrata a tutti gli effetti nelle funzioni svolte dall’Agenzia
    nazionale per i giovani, gestore dal 2006 dei Programmi europei “Erasmus+”,
    “Gioventù e Sport” e “Corpo Europeo di Solidarietà”. Il fine istituzionale
    dell’Ente non è più esclusivamente l’attuazione dei Programmi europei ma
    include, a livello attuativo, le politiche dello sport, anche a livello internazionale
    e con le comunità degli italiani all’estero. Inoltre, l’Agenzia “promuove la
    cittadinanza europea, la cittadinanza attiva e la partecipazione dei giovani alla
    vita sociale e democratica della Nazione; sostiene l’acquisizione di
    competenze trasversali, la ricerca, la formazione e i processi educativi;
    incoraggia i valori della solidarietà, della tolleranza e della coesione sociale”.
    Il Consiglio di amministrazione è formato da tre persone, il Presidente e altri
    due componenti, nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
    o dell’Autorità politica delegata in materia di politiche giovanili, con mandato
    quinquennale rinnovabile per una sola volta
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    RIORGANIZZAZIONE DI MINISTERI
  7. Regolamento di riorganizzazione del Ministero dell’agricoltura, della
    sovranità alimentare e delle foreste a norma dell’articolo 1, comma 2, del
    decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni,
    dalla legge 18 novembre 2019, n. 132 (decreto del Presidente del
    Consiglio dei Ministri – esame definitivo)
  8. Regolamento recante l’organizzazione degli uffici di diretta
    collaborazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e
    dell’organismo indipendente di valutazione della performance (decreto
    del Presidente del Consiglio dei ministri – esame definitivo)
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri competenti, ha approvato, in
    esame definitivo, i regolamenti di riorganizzazione del Ministero
    dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e degli uffici di diretta
    collaborazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Sui testi sono
    stati acquisiti i pareri della sezione consultiva per gli atti normativi del
    Consiglio di Stato.
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    INFORMATIVE
    Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, d’intesa
    con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha svolto una
    informativa in merito alla richiesta di attivazione della procedura ex art. 259
    del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), relativamente ai
    divieti di circolazione imposti dal Land del Tirolo (Austria), volti a limitare il
    traffico di transito sull’asse del Brennero per i veicoli pesanti. Il Consiglio dei
    ministri ha condiviso l’opportunità dell’avvio della procedura.
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    SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo
    Piantedosi, in considerazione dei riscontri relativi a forme d’ingerenza da parte
    della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e
    l’imparzialità dell’azione amministrativa e il buon andamento e il
    funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio dell’ordine e della sicurezza
    pubblica, ha deliberato:
    ■ lo scioglimento del Consiglio comunale di Capistrano (Vibo Valentia), ai
    sensi dell’articolo 143, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e
    l’affidamento della gestione del Comune a una Commissione
    straordinaria per un periodo di 18 mesi;
    ■ l’affidamento a una commissione straordinaria, per 18 mesi, della
    gestione del Comune di Caivano (Napoli), il cui Consiglio comunale è
    stato già sciolto, ai sensi dell’articolo 141, comma 1, lett. b), n. 3, del
    decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con decreto del Presidente
    della Repubblica del 31 agosto 2023, a causa delle dimissioni di 13
    consiglieri comunali su 24.
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    NOMINE
    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della
    cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato:
    ■ il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Gianluca Grandi,
    presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con funzioni di
    consigliere diplomatico del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari
    opportunità e contestuale cessazione dal collocamento fuori ruolo
    disposto con il decreto del Presidente della Repubblica del 3 luglio
    2023;
    ■ il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Stefano
    Beltrame, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, con funzioni
    di consigliere diplomatico del Ministro.

FONTE – PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

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