Green Pass, dai parrucchieri agli istituti penitenziari: dove è diventato obbligatorio dal 20 gennaio 2022

Green Pass, dai parrucchieri agli istituti
penitenziari: dove è diventato obbligatorio
dal 20 gennaio 2022

di Giulia Zaccardelli – LEGGI E PRASSI

Green pass, dal 20 gennaio 2022 è diventato obbligatorio per accedere
alle attività di servizi alla persona, ma non solo. Dai parrucchieri agli
istituti penitenziari, ecco dove è richiesto.
Green pass, dal 20 gennaio 2022 si sono estesi i casi in cui sarà obbligatorio
esibire la certificazione verde Covid-19.
Dai parrucchieri agli istituti penitenziari, è l’articolo 3 del Decreto Legge n.
1/2022 a spiegare dove è obbligatorio esibire il Green Pass fino al termine
dello stato d’emergenza, ad oggi stabilito al 31 marzo 2022.
Dal 20 gennaio per l’accesso ai servizi alla persona bisogna mostrare un
Green pass base, ottenuto con un tampone antigenico rapido o molecolare
negativo, o la certificazione che attesta la guarigione dal Covid 19 o l’avvenuta
vaccinazione.
A controllare la certificazione verde saranno i titolari dei negozi, i gestori o i
responsabili delle attività e dei locali a cui si accede.
Green Pass, dai parrucchieri agli istituti penitenziari: dove è
obbligatorio dal 20 gennaio 2022
A partire già dal 20 gennaio 2022 è obbligatorio esibire il Green Pass per
accedere:
● dal parrucchiere;
● dal barbiere;
● in centri estetici;
● in istituti penitenziari per adulti o per minori.
Titolari, gestori e responsabili di queste strutture hanno l’obbligo di controllare
il Green Pass dei propri clienti e visitatori, attraverso l’App Verifica C-19.
Non è necessario essere vaccinati. Infatti, l’articolo 3, comma 1 lettera
a) numero 1-bis permette di accedere ai locali predetti anche con il Green
Pass base, ossia quello che viene rilasciato con un tampone antigenico rapido
o molecolare negativo.
La stretta per arrestare i contagi si applica quindi anche ai servizi alla persona
e agli istituti penitenziari, dopo le prime misure introdotte a partire dal 10
gennaio 2022.
Da questa data era obbligatorio essere vaccinati, guariti dal Covid-19 o aver
ricevuto la dose di richiamo per accedere ad una serie di servizi.
In questo caso l’obbligo è dunque più stringente, ed è quindi obbligatorio il
Green Pass rinforzato o booster per entrare nei bar e nei ristoranti, negli
alberghi e nelle palestre.
L’obbligo riguarda anche gli impianti di risalita, l’accesso alle sagre e ai centri
culturali, nonché il trasporto pubblico, locale o regionale, aerei, navi e treni.
L’obbligo permane fino al termine dello stato d’emergenza, ad oggi fissato al
31 marzo 2022.
Obbligo Green Pass: dal 1° febbraio 2022 anche per entrare
alle poste e in banca
A partire dal 1° febbraio 2022 l’obbligo di esibire il Green Pass si estenderà
ulteriormente.
Sempre il Decreto Legge 1/2022, infatti, rende necessario esibire la
certificazione verde per accedere:
● nei pubblici uffici;
● ai servizi postali, bancari e finanziari;
● alle attività commerciali, salvo quelle che garantiscono il
soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Anche per accedere a questi luoghi è sufficiente avere un tampone antigenico
rapido o molecolare negativo. Non è pertanto necessario avere il Green Pass
da vaccinazione.
Si attende in queste ore la pubblicazione ufficiale del decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri che indichi a quali servizi e a quali attività si può
accedere senza obbligo di mostrare il Green Pass.
Ricordiamo che sono ancora vietati, fino al 31 gennaio 2022, per effetto del
Decreto Natale, le feste, gli eventi e i concerti che comportano
assembramenti in spazi aperti.
Fino a questa data restano chiuse discoteche, sale da ballo, e locali assimilati.

FONTE – INFORMAZIONEFISCALE

Green pass, ecco le attività che si potranno
fare senza certificato. Bozza DPCM [PDF]

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che indica le
attività commerciali in cui dal primo febbraio sarà possibile continuare
ad accedere senza green pass: nell’elenco i supermercati e i negozi di
alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitarie, ottici, l’acquisto di
carburanti, prodotti per animali e per il riscaldamento.
Senza pass sarà possibile anche entrare negli uffici giudiziari o di
pubblica sicurezza per presentare denunce. Non sarà possibile andare in
un ufficio postale a ritirare la pensione se non si ha il green pass.
Firmato il dpcm sulle attività essenziali: dagli alimentari ai
tribunali
Si tratta, chiarisce sempre il provvedimento, di quelle attività legate alle
“esigenze essenziali e primarie della persona”, quindi “esigenze alimentari e di
prima necessità”; “esigenze di salute” come “l’approvvigionamento di farmaci
e dispositivi medici e alle strutture sanitarie” e “veterinarie”; “esigenze di
sicurezza”; “esigenze di giustizia”:
Ecco l’elenco della attività alle quali si potrà liberamente accedere senza
esibire il certificato:
a) esigenze alimentari e di prima necessità per le quali è consentito l’accesso
esclusivamente alle attività commerciali di vendita al dettaglio richiamate in un
allegato al Dpcm. Queste sono:

  1. Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con
    prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati,
    discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti
    vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
  2. Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  3. Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici
    in esercizi specializzati.
  4. Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi
    specializzati.
  5. Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
  6. Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie,
    parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a
    prescrizione medica)
  7. Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi
    specializzati.
  8. Commercio al dettaglio di materiale per ottica.
  9. Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per
    riscaldamento.
    b) esigenze di salute, per le quali è sempre consentito l’accesso per
    l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle
    strutture sanitarie e sociosanitarie, nonché a quelle veterinarie, per ogni
    finalità di prevenzione, diagnosi e cura.
    c) esigenze di sicurezza, per le quali è consentito l’accesso agli uffici aperti al
    pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo
    svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione
    e repressione degli illeciti;
    d) esigenze di giustizia, per le quali è consentito l’accesso agli uffici giudiziari
    e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione
    indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di
    richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci,
    nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale
    per cui è necessaria la presenza della persona convocata.
    Le misure saranno in vigore dal 1° febbraio, giorno in cui scatterà l’obbligo
    del pass per negozi, banche, poste e uffici pubblici. Nello stesso giorno
    cambierà anche la durata del green pass che passerà da 9 a 6 mesi.

FONTE – ORIZZONTE SCUOLA

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