Il decreto “Aiuti ter” rifinanzia il Fondo
per il bonus trasporti
Previste anche misure di sostegno per il settore dell’autotrasporto
di merci
di Pietro Mosella
Il D.L. n. 144/2022 (cd. decreto “Aiuti ter”), in vigore dal 24 settembre,
introduce ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale,
produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Nell’ambito delle misure in materia di energia elettrica, gas naturale e
carburanti, contenute al Capo I del decreto, è previsto anche il rifinanziamento
del Fondo finalizzato all’erogazione del “bonus trasporti” (si veda l’articolo
“Bonus trasporti: da oggi via alle richieste tramite SPID o CIE” del 1°
settembre 2022).
A tal proposito, l’articolo 12 del summenzionato decreto, prevede che il Fondo
istituito dall’articolo 35, comma 1, del D.L. n. 50/2022 (cd. “Decreto Aiuti”),
convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 91/2022, sia incrementato di
ulteriori 10 milioni di euro per l’anno 2022.
Per completezza, si ricorda che il “bonus trasporti” può essere richiesto da
persone fisiche con un reddito entro i 35 mila euro e dev’essere utilizzato,
acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione.
L’abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo.
Il bonus in questione si può chiedere per sé stessi o per un beneficiario
minorenne a carico e, il richiedente, deve accedere al portale dedicato
(bonustrasporti.lavoro.gov.it) con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE)
indicando, inoltre, il codice fiscale del beneficiario (ad esempio il genitore può
richiedere il bonus per il figlio minorenne).
Disposizioni per il sostegno del settore del trasporto – Sempre con l’obiettivo
di mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi
dei carburanti, il decreto “Aiuti ter”, all’articolo 14, introduce anche alcune
misure di sostegno per il settore dell’autotrasporto e di quello relativo ai servizi
di trasporto di persone su strada (si veda l’articolo “Interventi in favore del
settore dell’autotrasporto nel decreto caro energia” del 5 marzo 2022).
Nello specifico, al fine di attenuare gli effetti economici derivanti dagli aumenti
eccezionali dei prezzi dei carburanti, il sopra citato articolo 14 autorizza la
spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2022, da destinare:
● nel limite di 85 milioni di euro, al sostegno del settore dell’autotrasporto
di merci, di cui all’articolo 24-ter, comma 2, lett. a), del D. Lgs. n.
504/1995;
● nel limite di 15 milioni di euro, al sostegno del settore dei servizi di
trasporto di persone su strada resi ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n.
285/2005, ovvero sulla base di autorizzazioni rilasciate dal Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi del Regolamento (CE) n.
1073/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre
2009, ovvero sulla base di autorizzazioni rilasciate dalle regioni e dagli
enti locali, ai sensi delle norme regionali di attuazione del D. Lgs. n.
422/1997, nonché dei servizi di trasporto di persone su strada, resi ai
sensi della Legge n. 218/2003.
È, altresì, previsto che sarà un decreto del Ministro delle infrastrutture e della
mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da
adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in
esame, a definire i criteri di determinazione, le modalità di assegnazione e le
procedure di erogazione delle risorse in questione, nel rispetto della normativa
europea sugli aiuti di Stato.
Disposizioni per il trasporto pubblico locale e regionale – Per fronteggiare gli
aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, in
relazione all’erogazione di servizi di trasporto pubblico locale e regionale di
passeggeri su strada, lacuale, marittimo e ferroviario, sottoposto ad obbligo di
servizio pubblico, il Fondo che era stato istituito dall’articolo 9 del D.L. n.
115/2022 (si veda l’articolo “Trasporti: contributi alle imprese del settore
per contrastare il caro-carburanti” del 31 agosto 2022), è incrementato di
ulteriori 100 milioni di euro.
Tali risorse, sono destinate al riconoscimento di un contributo, calcolato sulla
base dei costi sostenuti nell’analogo periodo 2021, per l’incremento di costo,
al netto dell’IVA, sostenuto nel terzo quadrimestre 2022, per l’acquisto del
carburante per l’alimentazione dei mezzi di trasporto destinati al trasporto
pubblico locale e regionale su strada, lacuale, marittimo o ferroviario.
È, altresì, stabilito che, con decreto del Ministro delle infrastrutture e della
mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e
previa intesa in sede di Conferenza Unificata da adottare entro il 31 ottobre
2022, saranno stabiliti i criteri di riparto delle risorse tra gli enti territoriali
competenti per i servizi di trasporto pubblico e regionali interessati, nonché le
relative modalità di rendicontazione e le modalità per il riconoscimento, da
parte dell’ente concedente, ovvero affidante il servizio di trasporto pubblico,
del contributo in questione:
● alle imprese di trasporto pubblico locale e regionale;
● alla gestione governativa della ferrovia circumetnea;
● alla concessionaria del servizio ferroviario Domodossola-confine
svizzero;
● alla gestione governativa navigazione laghi e agli enti affidanti nel caso
di contratti di servizio grosscost, anche al fine del rispetto del limite di
spesa ivi previsto.
Si prevede, inoltre, che per finalità di semplificazione ed uniformità, le
procedure sopra descritte, potranno essere adottate anche per il riparto ed il
riconoscimento delle risorse stanziate nel Fondo sopra menzionato, per
l’incremento dei costi sostenuti nel secondo quadrimestre 2022.
fonte: