IMPRESE AGRICOLE – Realizzazione impianti fotovoltaici sui tetti e serre delle imprese agricole: al via la comunicazione e la richiesta di anticipazione

Realizzazione impianti fotovoltaici sui tetti e
serre delle imprese agricole: al via la
comunicazione e la richiesta di anticipazione


di Cinzia De Stefanis
Dal 14 marzo, attraverso l’area clienti del Portale Agrisolare, si può
comunicare l’inizio dei lavori per la realizzazione di impianti fotovoltaici e
richiedere l’eventuale anticipazione fino al 30% del contributo riconosciuto.
È con una nota del 13 marzo 2023, che il Ministero dell’agricoltura, della
sovranità alimentare e delle foreste che comunica l’apertura della piattaforma
per la comunicazione inizio lavori fotovoltaici e anche la richiesta di
anticipazione.
La misura “Parco Agrisolare” prevede la selezione e il finanziamento di
interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici di nuova costruzione, o la
realizzazione del potenziamento di un impianto esistente, con l’acquisto e
posa in opera di pannelli fotovoltaici su:
● tetti di fabbricati esistenti, strumentali all’attività del soggetto beneficiario
(Codice ATECO prevalente) e regolarmente accatastati (con
annotazione del riconoscimento della ruralità fiscale o in categoria D/10)
alla data di invio della proposta. Per fabbricati censiti con categorie
catastali diverse da D/10 o prive della annotazione di riconoscimento
della ruralità fiscale, la strumentalità effettiva degli stessi all’attività
svolta dal soggetto beneficiario dovrà essere attestata tramite
opportune evidenze documentali, ovvero da una relazione tecnica
descrittiva.
● serre: esistenti alla data di invio della proposta, che risultino strumentali
all’attività agricola del soggetto beneficiario e per le quali, secondo la
normativa vigente in materia, non risulti necessario l’accatastamento.
Oggetto della misura – La misura “Parco Agrisolare” (Investimento 2.2,
Componente 1, Missione 2, del PNRR) prevede la selezione e il
finanziamento di interventi che consistono nell’acquisto e posa in opera di
pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività nei settori
agricolo, zootecnico e agroindustriale ed eventuali interventi di riqualificazione
dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle
medesime strutture, riconoscendo un contributo in conto capitale con
un’intensità di aiuto massima, rispetto alle spese ammissibili, che varia in
relazione all’attività svolta dal Soggetto Beneficiario.
Soggetti beneficiari – Il decreto ministeriale 25 marzo 2022, n. 140119,
emanato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, così
come integrato dal decreto ministeriale del 15 luglio 2022, n. 315434,
consente l’accesso alle risorse per lo sviluppo del “Parco Agrisolare”
identificando come soggetti beneficiari:
● gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria. L’imprenditore
agricolo è colui che, iscritto nella sezione speciale del registro imprese,
in forma di persona fisica o giuridica, esercita una delle seguenti attività,
così come previsto dall’art. 2135 del c.c.: coltivazione del fondo,
silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.;
● le imprese agroindustriali. È l’azienda che, attiva nella lavorazione e
trasformazione dei prodotti agricoli, alla data di presentazione della
Proposta è in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei
codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Masaf;
● le cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio, è la società
che, alla stregua dell’imprenditore agricolo, svolge una delle attività di
coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività
connesse, e risulta iscritta nella sezione speciale del registro imprese.
Ammontare risorse – Le risorse, a valere sui fondi del PNRR, ammontano a
euro 1.500.000.000, di cui una quota pari ad almeno il 40% è destinata al
finanziamento dei progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le risorse complessivamente stanziate sono così suddivise:
● 1.200 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle
aziende agricole attive nella produzione agricola primaria;
● 150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati dalle aziende
agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli;
● 150 milioni di euro sono destinati agli interventi realizzati da aziende
attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Sul sito istituzionale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali è pubblicato l’Elenco dei Codici Ateco prevalenti per individuare la
corrispondenza tra le attività dell’azienda e l’allocazione delle risorse.
Energia per fabbisogno impresa agricola – Possono essere ammessi ai
contributi esclusivamente i progetti di realizzazione di impianti fotovoltaici la
cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare il fabbisogno
energetico dell’azienda agricola nella titolarità del soggetto beneficiario
(cosiddetti impianti in regime di cessione parziale/autoconsumo).
Le grandi imprese devono descrivere la situazione in assenza di aiuti, indicare
quale situazione è specificata come scenario controfattuale o progetto o
attività alternativi e fornire documenti giustificativi a sostegno dello scenario
controfattuale descritto nella domanda.
fonte: FISCALFOCUS TODAY

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