Contributi a fondo perduto alle startup
innovative con Smart&Start dal 14 luglio
2022
di Anna Maria D’Andrea – INCENTIVI ALLE IMPRESE
Startup innovative, al via dal 14 luglio 2022 la possibilità di convertire
una quota del finanziamento concesso dal bando Smart&Start in
contributo a fondo perduto. Le novità arrivano dal MISE, con la circolare
n. 253833 del 4 luglio.
Startup innovative, è partita dal 14 luglio 2022 la possibilità di convertire in
contributo a fondo perduto una quota del finanziamento agevolato previsto dal
bando Smart&Start.
Diventano operative le novità dettate dal decreto del Ministero dello Sviluppo
Economico del 24 febbraio 2022, e a fare il punto di cosa cambia è la circolare
dello stesso MISE n. 253833 del 4 luglio.
Il decreto ministeriale ha previsto la possibilità per le startup innovative
beneficiarie delle agevolazioni della misura Start&Smart di richiedere, dopo
l’erogazione a saldo, la conversione di una quota del finanziamento agevolato
concesso in contributo a fondo perduto, a fronte di investimenti nel relativo
capitale di rischio da investitori terzi o soci persone fisiche.
Le richieste di conversione in contributo a fondo perduto del finanziamento
concesso sono partite dal 14 luglio 2022 e possono essere presentate per un
importo massimo pari al 50 per cento delle somme apportate e del totale delle
agevolazioni concesse.
Contributi a fondo perduto alle startup innovative con Smart&Start
dal 14 luglio 2022
Alle startup innovative beneficiarie delle agevolazioni previste dalla misura
Smart&Start del MISE, che prevede la concessione di finanziamenti
agevolati pari al 70 o all’80 per cento delle spese ammissibili, secondo i
requisiti indicati dal DM del 24 settembre 2014, è concessa la possibilità di
convertire una quota dell’importo in contributo a fondo perduto.
Le regole sono contenute nel decreto del 24 febbraio 2022 e la procedura
operativa è stata definita dalla circolare MISE del 4 luglio.
Per quel che riguarda i casi in cui sarà possibile ottenere il contributo a
fondo perduto, la novità si applica alle startup innovative a fronte di
investimenti nel relativo capitale di rischio attuati da investitori terzi ovvero da
soci persone fisiche.
A tal fine, l’investimento nel capitale di rischio attuato da investitori terzi deve
assumere la forma di investimento in equity ovvero di conversione in equity di
uno strumento in forma di quasi-equity, e deve avere le seguenti
caratteristiche:
● essere perfezionato entro 5 anni dalla data di concessione delle
agevolazioni del bando Smart&Start. Ai fini del presente articolo,
l’investimento nel capitale di rischio si intende perfezionato con il
versamento all’impresa beneficiaria delle risorse destinate
all’investimento stesso;
● essere di importo non inferiore a 80.000,00 euro;
● non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della
start-up anche per effetto della conversione di altri strumenti finanziari di
quasi-equity eventualmente sottoscritti;
● essere detenuto per un periodo non inferiore a 3 anni dal
perfezionamento;
● essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in
denaro, considerando, nel caso di operazioni di conversione in equity di
uno strumento in forma di quasi-equity, le risorse finanziarie già versate
all’impresa beneficiaria.
Stesse caratteristiche anche per l’investimento attuato da soci persone fisiche,
ma in tal caso è necessario che preveda nuovi conferimenti e l’aumento del
patrimonio sociale e che sia aggiuntivo rispetto a quanto previsto nelle
condizioni di subordine riportate nel contratto di finanziamento.
Sono queste alcune delle caratteristiche previste ai fini della conversione di
una quota di finanziamento in contributo a fondo perduto da parte delle startup
innovative, con decorrenza dal 14 luglio 2022.
Contributo a fondo perduto per le startup innovative fino al 50 per
cento del finanziamento Smart&Start
Alle startup innovative viene quindi concessa la possibilità di convertire in
contributo a fondo perduto un importo massimo pari al 50 per cento delle
somme apportate dagli investitori terzi o dai soci persone fisiche, e comunque
fino al 50 per cento del totale delle agevolazioni concesse.
Come riportato nella circolare del MISE, le richieste di conversione dovranno
essere presentate al Soggetto gestore dal 14 luglio 2022 e in ogni caso solo
dopo l’erogazione a saldo delle agevolazioni.
Sarà ammessa un’unica richiesta di conversione per impresa beneficiaria.
Per quel che riguarda la procedura operativa, la circolare del MISE specifica
che al Soggetto gestore sono concessi un massimo di 60 giorni per deliberare
sulle istanze, fatte salve eventuali richieste di integrazioni della
documentazione prodotta. In tal caso, il termine di 60 giorni decorre dalla data
di ricevimento dei documenti.
Infine, la circolare specifica che il contributo a fondo perduto concesso ai
sensi delle nuove regole della misura Smart&Start dovrà essere appostatato
in apposita riserva indisponibile, che per i primi cinque anni potrà essere
utilizzata esclusivamente per la copertura di perdite e/o per aumenti di
capitale.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla circolare ministeriale di seguito allegata.
allegato: MISE_circolare_smartstart – modifiche