INCENTIVI ALLE IMPRESE – Imprese agricole: in arrivo contributi a fondo perduto e mutui agevolati per giovani e donne

INCENTIVI ALLE IMPRESE – Imprese agricole: in arrivo contributi a
fondo perduto e mutui agevolati per
giovani e donne


di Francesco Rodorigo
Imprese agricole: sono in arrivo nuove misure a favore
dell’autoimprenditorialità di giovani e donne. Il decreto del Ministero
delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali è stato pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2022 e prevede mutui agevolati a
tasso zero e contributi a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa
Imprese agricole: per giovani e donne sono previsti mutui agevolati a tasso
zero e contributi a fondo perduto.
I progetti agevolabili devono riguardare interventi volti alla sostenibilità e alla
modernizzazione delle imprese.
Il decreto con le misure per l’autoimprenditorialità, firmato dal Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è stato pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2022.
Sono concessi mutui di massimo 10 anni e di importo non superiore al 60 per
cento della spesa ammissibile. Inoltre, sono previsti contributi a fondo perduto
che coprono fino al 35 per cento delle spese.
Per ricevere le agevolazioni è necessario essere in possesso di specifici
requisiti. Le domande si inviano all’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato
Agricolo Alimentare), che poi fornirà nel dettaglio criteri e modalità di
presentazione.
Imprese agricole: in arrivo contributi a fondo perduto e mutui
agevolati per giovani e donne
Il decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF)
del 20 luglio 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27
ottobre.
Questo prevede nuove misure a favore dell’autoimprenditorialità giovanile e
femminile in agricoltura. In particolare, le agevolazioni sono rivolte a:
● micro e PMI di qualsiasi forma, costituite da non più di sei mesi dalla
data di presentazione della domanda, che subentrano nella conduzione
di un’azienda agricola attiva da almeno 2 anni. Queste devono essere
già subentrate da non più di sei mesi alla data di presentazione della
domanda oppure entro tre mesi dalla data della delibera di ammissione
alle agevolazioni tramite un atto di cessione d’azienda;
● micro e PMI di qualsiasi forma attive da almeno 2 anni che presentano
progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della
produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti
agricoli.
Queste imprese al momento della domanda devono essere in possesso dei
seguenti requisiti:
● esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del
Codice civile;
● essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18
e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda;
● essere amministrate e condotte da una donna in possesso della
qualifica di imprenditrice agricola professionale o di coltivatrice diretta;
● avere sede operativa nel territorio nazionale.
Nel caso di società, le imprese devono essere composte (per oltre la metà
delle quote di partecipazione) e amministrate da imprenditori agricoli tra i 18
ed i 41 anni oppure da donne imprenditrici agricole professionali o coltivatrici
dirette.
Inoltre, l’impresa che cede l’attività deve essere iscritta alla camera di
commercio, industria, artigianato e agricoltura, deve avere una partita IVA e il
legittimo possesso dell’azienda da almeno 2 anni.
Le imprese ammesse alle agevolazioni non possono trasferire quote o azioni
societarie che comportano la perdita dei requisiti per almeno 10 anni. Per lo
stesso periodo, poi, i beneficiari devono mantenere la qualifica di imprenditore
agricolo professionale o di coltivatore diretto.
Imprese agricole: agevolazioni concedibili e domanda
Per accedere ai sostegni, le imprese agricole in possesso dei requisiti
devono presentare progetti che prevedono investimenti per massimo 1,5
milioni di euro, IVA esclusa.
I progetti finanziabili devono perseguire almeno uno di questi obiettivi:
● sviluppare il rendimento e la sostenibilità dell’azienda agricola,
riducendo i costi o migliorando e riconvertendo la produzione;
● migliorare l’ambiente naturale, le condizioni di igiene o di benessere
degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per
conformarsi alle norme dell’Unione Europea;
● realizzare e potenziare le infrastrutture connesse allo sviluppo,
all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
Per la realizzazione di tali progetti sono concessi mutui agevolati a tasso zero
della durata massima di 10 anni e di importo non superiore al 60 per cento
della spesa ammissibile.
Inoltre, sono concessi contributi a fondo perduto che coprono fino al 35 per
cento delle spese sostenute. Per i dettagli sulle spese ammissibili si rimanda
al testo integrale del decreto.
Le domande per accedere alle agevolazioni vanno inviate all’ISMEA. L’Istituto
stabilirà e comunicherà a breve i criteri e le modalità di presentazione delle
richieste.
Nelle domande si dovranno indicare i seguenti elementi:
● il nome e le dimensioni dell’impresa, specificando se amministrate da
giovani o donne;
● la descrizione e l’ubicazione del progetto;
● l’elenco delle spese ammissibili e l’importo del finanziamento
necessario per il progetto.

L’ISMEA valuterà i requisiti e la sostenibilità finanziaria entro 6 mesi dalla
presentazione della domanda.

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