INCENTIVI E CREDITO – Una Nuova Sabatini verde: dal 1°gennaio le domande

Una Nuova Sabatini verde: dal 1°
gennaio le domande


di Cinzia De Stefanis
La nuova Sabatini assume un “volto verde”. Le Pmi dal prossimo 1° gennaio
2023 potranno presentare le domande di agevolazione per investimenti legati
all’acquisto o al leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali
ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi
finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Viene riconosciuta una maggiorazione del contributo del 30% per gli
investimenti “green”. Si tratta dei contributi in fondo impianto per gli
investimenti a basso impatto ambientale effettuati da micro, piccole e medie
imprese.
È con la circolare del 6 dicembre 2022, n. 410823 che il Ministero delle
Imprese e del Made in Italy ne dettaglia i meccanismi di funzionamento della
misura acquisto beni strumentali d’impresa, ufficializza l’entrata in azione della
“Nuova Sabatini Green”.
All’agevolazione, sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e
pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.
Ricordiamo che l’articolo 1, comma 227, della Legge 27 dicembre 2019 n.
160 (Legge di bilancio 2020) ha disposto l’attribuzione di una specifica
dotazione finanziaria nell’ambito delle risorse destinate alla misura “Nuova
Sabatini” per «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel
caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature
nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di
programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi
produttivi.
Cosa sostiene – La “Nuova Sabatini Green” sostiene gli investimenti correlati
all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di
macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a
basso impatto ambientale. Gli aiuti, nella forma di un contributo in conto
impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelle previste per gli investimenti
in beni strumentali ordinari.
Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla Pmi nella forma di un
contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al
valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della
durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso
d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.
Attenzione! Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il
possesso, da parte dell’impresa beneficiaria, di un’idonea certificazione
ambientale di processo oppure di prodotto sui beni oggetto dell’investimento o
di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori, importatori
o distributori dei beni.
Presentazione domande – A partire dal 1° gennaio 2023, le domande di
agevolazione dovranno essere compilate, secondo le modalità definite dalla
circolare n. 410823 del 6 dicembre 2022.
Nello specifico, la domanda di agevolazione dovrà essere compilata, pena
l’improcedibilità della stessa, in via esclusivamente telematica attraverso la
procedura disponibile nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione”
della piattaforma informatica dedicata alla misura
https://benistrumentali.dgiai.gov.it.
Ad avvenuta compilazione della domanda mediante la predetta procedura,
verrà reso disponibile il Codice Unico di Progetto – CUP associato all’istanza
in questione da riportare nelle fatture elettroniche (nello specifico, le fatture
elettroniche, sia di acconto che di saldo, riguardanti i beni per i quali sono
state ottenute le agevolazioni, devono riportare nell’apposito campo il “Codice
Unico di Progetto – CUP”, reso disponibile in sede di perfezionamento della
domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma
istitutiva dell’intervento “art. 2, c. 4, D.L. n. 69/2013” da riportare in maniera
separata nelle medesime fatture). Una volta apposta la firma digitale, si dovrà
quindi procedere all’invio della domanda, esclusivamente da un indirizzo di
posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo PEC della banca/intermediario
finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti
all’iniziativa.
Nella sezione documenti utili della homepage del sito del Ministero delle
Imprese e del Made in Italy https://www.mise.gov.it/i è disponibile l’elenco
delle banche e degli intermediari finanziari che ad oggi hanno aderito
all’Addendum alla convenzione tra il Ministero delle Imprese e del Made in
Italy, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A.
Richiesta erogazione contributi – A partire dal 1° gennaio 2023, la Pmi, ad
investimento ultimato e previo pagamento a saldo dei beni oggetto
dell’investimento, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso la
procedura disponibile sulla piattaforma
(https://benistrumentali.dgiai.gov.it/Imprese), apposita richiesta di
erogazione del contributo (modulo RU) e la trasmette al Ministero, unitamente
all’ulteriore documentazione richiesta.

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