INPS – Contributi INPS artigiani e commercianti 2023, aliquote e scadenze

Contributi INPS artigiani e commercianti
2023, aliquote e scadenze


di Francesco Rodorigo – LEGGI E PRASSI
L’INPS nella circolare n. 19 del 10 febbraio comunica importi e scadenze
per contributi dovuti da artigiani e commercianti nel 2023. Nel
documento le aliquote per il calcolo e le modalità di versamento
La circolare n. 19 dell’INPS, pubblicata il 10 febbraio 2023, fa il punto sui
contributi dovuti da artigiani e commercianti nel 2023.
Aumenta il valore del minimale di reddito per il calcolo dei contributi IVS, che
passa da 16.243 a 17.504 euro come conseguenza della variazione dell’indice
dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati, registrata dall’ISTAT
all’8,1 per cento.
Nel documento anche tutte le istruzioni sulle modalità di pagamento e sulle
date di scadenza per i versamenti di contributi minimi e contributi eccedenti il
minimale dovuti da artigiani e commercianti.
I contribuenti che aderiscono al regime forfettario devono presentare la
domanda di riduzione dei contributi entro il prossimo 28 febbraio.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023, aliquote e scadenze
L’INPS con la circolare n. 19 del 10 febbraio definisce i valori da
considerare per i contributi che artigiani e commercianti devono versare nel
2023.
Inoltre, fornisce il calendario delle scadenze per effettuare l’adempimento e
illustra le modalità di pagamento.
L’aliquota dei contributi INPS 2023 per gli iscritti alla gestione artigiani e
commercianti, titolari e collaboratori con più di 21 anni, è pari al 24 per cento.
Per i collaboratori di età inferiore, invece, l’aliquota da considerare è quella del
23,25 per cento, la quale sarà incrementata annualmente dello 0,45 per cento
fino alla soglia del 24 per cento.
Anche per il 2023 si applica l’esonero dal 50 per cento della contribuzione in
favore dei lavoratori con più di 65 anni d’età, già pensionati presso le gestioni
dell’Istituto.
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, gli iscritti alla Gestione
commercianti sono tenuti a versare un’aliquota contributiva aggiuntiva dello
0,48 per cento a finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva
dell’attività commerciale, per chi chiude senza avere raggiunto i requisiti per la
pensione di vecchiaia.
Inoltre, una ulteriore quota dello 0,62 per cento dovrà essere versata per il
finanziamento delle prestazioni di maternità.
Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di
età superiore ai 21 anni
24 per cento 24,48 per cento
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21
anni
23,25 per
cento
23,73 per cento
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023: aumenta il minimale di
reddito
Come comunicato dall’ISTAT la variazione dell’indice dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati, per il periodo 2022-2021 è dell’8,1 per
cento.
Pertanto, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del
calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti nel 2023 è
di 17.504 euro.
Si tratta di un importo maggiore rispetto a quello dello scorso anno, fermo a
16.234 euro, e di conseguenza aumenta anche il contributo minimo dovuto.
Il contributo calcolato sul reddito minimale, dunque, è quello mostrato in
tabella.
Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e
coadiuvanti/ coadiutori di età
superiore ai 21 anni
4.208,40 euro
(4.200,96 IVS +
7,44 maternità)
4.292,42 euro
(4.284,98 IVS + 7,44
maternità)
Coadiuvanti/coadiutori di età non
superiore ai 21 anni
4.077,12 euro
(4.069,68 IVS +
7,44 maternità)
4.161,14 euro
(4.153,70 IVS + 7,44
maternità)
Per i periodi inferiori all’anno solare, il contributo sul “minimale” rapportato al
mese risulta pari a:
Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e
coadiuvanti/ coadiutori di età
superiore ai 21 anni
350,70 euro
(350,08 IVS + 0,62
maternità)
357,70 euro (357,08
IVS + 0,62 maternità)
Coadiuvanti/coadiutori di età non
superiore ai 21 anni
339,76 euro
(339,14 IVS + 0,62
maternità)
346,76 euro (346,14
IVS + 0,62 maternità)
Il minimale di reddito e il relativo contributo annuo devono essere riferiti al
reddito attribuito a ogni singolo soggetto che opera nell’impresa.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023 sul reddito eccedente il
minimale
La contribuzione aggiuntiva va versata sui redditi d’impresa che eccedono il
minerale di 17.504 euro, secondo le aliquote fissate nella circolare e fino al
limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari, per il 2023, a
52.190 euro.
Scaglione di
reddito
Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e
coadiuvanti/ coadiutori di età
superiore ai 21 anni
fino a 52.190
euro
24 per
cento
24,48 per cento
superiore a
52.190 euro
25 per
cento
25,48 per cento
Coadiuvanti/coadiutori di età non
superiore ai 21 anni
fino a 52.190
euro
23,25 per
cento
23,73 per cento
superiore a
52.190 euro
24,25 per
cento
24,73 per cento
“Il contributo in argomento – denominato contributo a conguaglio – sommato
al contributo sul minimale di reddito di cui al precedente paragrafo 2 deve
essere considerato come acconto delle somme dovute sulla totalità dei redditi
d’impresa prodotti nel 2023.”
Il massimale di reddito per il calcolo dei contributi INPS dovuti da artigiani e
commercianti, invece, è fissato a 86.983 euro per gli iscritti alla gestione da
prima del 1° gennaio 1996 o con anzianità contributiva maturata a tale data.
Per tutti gli altri, l’importo massimo è pari a 113.520 euro e non è frazionabile
in ragione mensile.
L’importo massimo dei contributi INPS dovuti da artigiani e commercianti è
riportato nelle seguenti tabelle riassuntive.
● Lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995
Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e
coadiuvanti/coadiutori di età
superiore ai 21 anni
21.223,85 euro (52.19024 per cento+34.79325 per
cento)
21.641,37 euro
(52.19024,48 per cento +34.79325,48
per cento)
Coadiuvanti/coadiutori di età
non superiore ai 21 anni
20.571,48 euro
(52.19023,25 per cento+34.79324,25 per
cento)
20.989 euro
(52.19023,73 per cento + 34.79324,73
per cento)
● Lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti con
decorrenza gennaio 1996 o successiva
Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e
coadiuvanti/coadiutori di età
superiore ai 21 anni
27.858,10 euro (52.19024 per cento+61.33025 per
cento)
28.403 euro
(52.19024,48 per cento + 61.33025,48
per cento)
Coadiuvanti/coadiutori di età
non superiore ai 21 anni
27.006,70 euro
(52.19023,25 per cento+61.33024,25 per
cento)
27.551,60 euro
(52.19023,73 per cento +61.33024,73
per cento)
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023: le scadenze per il
versamento
Per quanto riguarda i tempi da rispettare per i versamenti, le scadenze
restano 4 anche nel 2023. I termini per l’adempimento sono i seguenti:
● 16 maggio 2023;
● 21 agosto 2023;
● 16 novembre 2023;
● 16 febbraio 2023.
I contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale, invece, devono essere
versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle
persone fisiche, a titolo di saldo 2022, primo acconto 2023 e secondo acconto
2023.
Per i versamenti bisogna utilizzare il modello F24. I dati e gli importi utili per il
pagamento dei contributi dovuti da artigiani e commercianti sono disponibili
nel Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”, a cui può
accedere il contribuente o un suo delegato.
Nella circolare, inoltre, sono spiegate anche le modalità di calcolo del
contributo IVS dovuto da artigiani e commercianti:
● bisogna considerare la totalità dei redditi di impresa denunciati ai fini
IRPEF, e non soltanto quello che deriva dall’attività relativa alla gestione
di appartenenza;
● deve essere rapportato ai redditi d’impresa prodotti nello stesso anno al
quale il contributo si riferisce (quindi, per i contributi dell’anno 2023, ai
redditi 2023, da denunciare al fisco nel 2024).
“In conseguenza di quanto sopra, qualora la somma dei contributi sul
minimale e di quelli a conguaglio versati alle previste scadenze sia inferiore a
quanto dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa realizzati nel 2023, è dovuto
un ulteriore contributo a saldo da corrispondere entro i termini di pagamento
delle imposte sui redditi delle persone fisiche.”
I contributi dovuti entro le scadenze dell’IRPEF possono essere versati con un
differimento sino a 30 giorni, applicando sempre la sola maggiorazione di una
quota pari allo 0,40 per cento dell’importo dovuto, a titolo di interessi
corrispettivi.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2023, scadenza il 28 febbraio
per la riduzione ai forfettari
L’INPS fornisce anche le istruzioni relative ai contributi dovuti da artigiani e
commercianti che applicano il regime forfettario e che possono richiedere
l’accesso anche per il 2023 al regime contributivo agevolato.
La Legge di Bilancio 2023 ha ha innalzato da 65.000 a 85.000 euro il
requisito per l’accesso al regime forfettario.
“Il regime in parola, che consiste nella riduzione contributiva del 35 per cento,
si applicherà nel 2023 ai soggetti già beneficiari del regime agevolato fiscale e
previdenziale nel 2022 che, ove permangano i requisiti di agevolazione fiscale
per l’anno 2023, non abbiano prodotto espressa rinuncia allo stesso.”
In caso di domanda già presentata sarà applicato automaticamente anche nel 2023.

Chi, invece, ha avviato una nuova attività d’impresa nel 2022, per la
quale si intende beneficiare del regime agevolato nel 2023, dovrà inviare la
richiesta di adesione entro la scadenza del 28 febbraio 2023.
Infine, chi avvia una nuova attività nel 2023 e ha intenzione di aderire al
regime forfettario deve comunicarlo “con la massima tempestività”.
Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale della circolare INPS n. 19.

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