INTERNAZIONALIZZAZIONE – SIMEST e imprese con rifornimenti da Ucraina, Russia e Bielorussia – Dal 20 settembre finanziamento indirizzato alle imprese che esportano verso qualunque area geografica

SIMEST e imprese con rifornimenti da
Ucraina, Russia e Bielorussia
Dal 20 settembre finanziamento indirizzato alle imprese che
esportano verso qualunque area geografica


di Cinzia De Stefanis
Attivo a decorrere dal 20 settembre, il secondo finanziamento Simest
indirizzato alle imprese esportatrici verso qualunque geografia con
approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia e che
subiscano un calo degli stessi o un aumento complessivo del costo totale di
tali forniture. Il finanziamento, il cui rimborso è a tasso zero, può prevedere
una quota di cofinanziamento a fondo perduto, fino al 40% dell’intervento
agevolativo complessivo, nei limiti di € 500.000 di agevolazione. Le richieste
di finanziamento potranno essere presentate entro il 31 ottobre 2022. È con
tre diversi documenti (delibera del 16 giugno così come modificata il 28 luglio,
circolare operativa n. 2/394/2022 e nota tecnica di Simest dei primi di agosto
di aggiornamento dei due documenti) che Simest detta le regole di accesso
agli incentivi.
Imprese interessate – Le agevolazioni sono concesse alle Pmi e Mid Cap
italiane, costituite in forma di società di capitali, che:
● abbiano depositato presso il registro imprese almeno tre bilanci relativi
a tre esercizi completi;
● abbiano un fatturato export medio complessivo nel triennio 2019-2021
pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale del triennio 2019-2021;
● abbiano registrato, sulla base degli ultimi tre bilanci (2019-2021), una
quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa
e/o Bielorussia, rispetto agli approvvigionamenti complessivi, pari ad
almeno il 5% (10% nel caso di approvvigionamenti indiretti di
semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo e nel caso di
approvvigionamenti misti diretti e indiretti) come asseverato da un
revisore (verifica le modalità nell’allegato 1 alla Circolare in commento);
● abbiano riscontrato un rincaro dei costi degli approvvigionamenti, che,
al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della
media del triennio precedente, oppure abbiano riscontrato una riduzione
dei quantitativi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio
2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio
precedente, come asseverato da un revisore (verifica le modalità
nell’allegato 1 alla Circolare in commento).
Presentazione della domanda – Per richiedere l’Intervento agevolativo,
l’impresa richiedente deve registrarsi sul portale https://myareasacesimest.it/.
compilare la domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte
del legale rappresentante ed effettuare l’invio tramite il medesimo portale.
La domanda è completa solo se debitamente compilata e sottoscritta in tutte
le sue parti. In caso di domanda incompleta, l’impresa richiedente deve fornire
a Simest eventuali chiarimenti e/o documentazione integrativa entro il termine
di quindici (15) giorni dal ricevimento della richiesta scritta di Simest. Ove
necessario Simest si riserva di chiedere ulteriori chiarimenti per il
completamento dell’istruttoria, che devono essere forniti nei termini indicati
nella relativa comunicazione.
Simest avvia l’istruttoria delle richieste di ammissione all’Intervento
agevolativo secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda e le
sottopone alle determinazioni del comitato Agevolazioni, secondo l’ordine di
completamento della documentazione necessaria e di conclusione
dell’istruttoria stessa, nei limiti delle disponibilità finanziarie del fondo.
Dal completo ricevimento di tutta la documentazione necessaria, Simest
sottopone per delibera la richiesta di Intervento agevolativo alla prima riunione
utile del comitato agevolazioni.
Richiesta di intervento agevolativo – In fase di compilazione della domanda
occorre:
● indicare il dato relativo al fatturato estero complessivo registrato in
ciascuno dei tre anni (2019-2021), allegando le dichiarazioni Iva;
● indicare la modalità (diretta/indiretta), la tipologia (materie
prime/semilavorati/prodotti finiti) e la quota di approvvigionamenti da
Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, allegando
l’asseverazione da parte del soggetto revisore;
● dichiarare un rincaro dei costi degli approvvigionamenti (diretti e/o
indiretti) e di prevedere che, al termine dell’esercizio 2022, si registrerà
un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti (diretti ed
indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia e/o da
geografie alternative di approvvigionamento, pari ad almeno il 20%
rispetto alla media del triennio 2019 – 2021 e/o dichiarare una riduzione
dei quantitativi di Approvvigionamenti (diretti e/o indiretti) e di prevedere
che, al termine dell’esercizio 2022, si registrerà una riduzione dei
quantitativi di approvvigionamenti (diretti ed indiretti) da Ucraina e/o
Federazione russa e/o Bielorussia, pari ad almeno il 20% rispetto alla
media del triennio 2019 – 2021.
Erogazione agevolazione – L’erogazione dell’intervento agevolativo avviene in
una sola tranche pari al 100% dell’importo complessivo, sul conto corrente
dedicato dell’impresa richiedente, subordinatamente alle positive verifiche e ai
controlli previsti, ed entro trenta giorni dalla data di adempimento delle
condizioni sospensive per l’erogazione (incluse eventuali garanzie) che
dovranno essere soddisfatte entro tre mesi dalla data di stipula.
Verifica per la conferma dell’agevolazione – Entro il 31 dicembre 2023 occorre:
● attestare, in relazione all’esercizio 2022, mediante dichiarazione e
asseverazione da parte di un soggetto revisore (per maggiori dettagli
consulta l’Allegato 1 alla Circolare), il rispetto di almeno uno tra i
seguenti requisiti:
○ un aumento del costo medio unitario degli approvvigionamenti
(diretti e/o indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o
Bielorussia e/o da geografie alternative di approvvigionamento,
pari ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 –
2021;
○ una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti (diretti e/o
indiretti) da Ucraina e/o Federazione russa e/o Bielorussia, pari
ad almeno il 20% rispetto alla media del triennio 2019 – 2021.

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