ISTAT, inflazione record: prezzi +12,6% e retribuzioni ferme

ISTAT, inflazione record: prezzi +12,6% e
retribuzioni ferme


di Alessandra Gualtieri
ISTAT, vola ancora l’inflazione a ottobre 2022: +3,4% in un solo mese,
crolla il potere d’acquisto di stipendi e pensioni rispetto ai prezzi al
consumo
A ottobre 2022 l’inflazione aumenta del 3,4% rispetto a settembre e
dell’11,8% rispetto allo scorso anno. L’ennesima impennata è ancora una
volta dovuta ai prezzi dei beni energetici (+71,1%), in misura minore dai prezzi
dei beni alimentari (+13,1%).
L’inflazione di fondo segna +5,3% e quella al netto dei beni energetici +5,9%.
L’inflazione acquisita per il 2022 segna invece +8% per l’indice generale e a
+3,7% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta del 3,8% rispetto a
settembre e del 12,6% rispetto al 2021. Il FOI registra un aumento del 3,3%
su base mensile e dell’11,5% su base annua. Le tensioni inflazionistiche
toccano quasi tutti i comparti merceologici (tranne i servizi ricreativi, culturali e
quelli per la cura della persona). E ancora una volta si segna un record
storico: bisogna tornare indietro fino al 1983 per registrare una crescita annua
del carrello della spesa più elevata di quella attuale. Analizzando le
retribuzioni contrattuali, l’ISTAT rileva che nella media dei primi nove mesi
dell’anno il divario tra dinamica dei prezzi (IPCA) e delle retribuzioni
contrattuali è pari a 6,6 punti percentuali. In generali, gli stipendi non
tengono il passo.
Gli aumenti tendenziali riguardano ministeri (+9,3%), farmacie private (+3,9%)
e militari-difesa (+3,8%). Nessun adeguamento all’inflazione per commercio,
credito e assicurazioni, energia.

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