LAVORO – Decreto lavoro convertito in legge: cosa prevede in 16 punti

Decreto lavoro convertito in legge: cosa
prevede in 16 punti


La guida su cosa prevede il Decreto lavoro convertito in Legge e quali novità
introduce
Il 29 giugno 2023 la Camera dei Deputati ha approvato il testo definitivo del
Decreto lavoro convertito in Legge con una serie di importanti
emendamenti.
Il Decreto diventato Legge introduce novità su assegno di inclusione,
smart working, contratti a termine e indennizzi per incidenti sul lavoro.
In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede il
Decreto lavoro convertito in Legge e che novità introduce rispetto al testo
proposto dal Governo.
COSA PREVEDE IL DECRETO LAVORO CONVERTITO IN LEGGE
Il Decreto lavoro convertito in Legge è stato approvato in via definitiva. Tra i
vari emendamenti approvati vi sono la proroga smart working per i fragili,
le regole riviste per assegno di inclusione e il nuovo Supporto per la
formazione e il lavoro, nonché novità interessanti sui contratti a termine.
Dopo l’ok del Senato, arrivato il 22 giugno 2023, il testo emendato ha avuto il
nullaosta a colpi di fiducia il 29 giugno 2023 presso la Camera dei Deputati.
La norma entrerà in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
1) CAMBIANO DESTINATARI ASSEGNO DI INCLUSIONE
La conversione in Legge del Decreto lavoro prevede nuove regole per
l’assegno di inclusione (ADI), cioè la misura che sostituirà dal 2024 il
Reddito di Cittadinanza. Tra le novità principali introdotte dal Parlamento,
quelle sui destinatari. Oltre ai beneficiari già approvati, il testo specifica che
l’ADI sarà destinato anche ai componenti in condizione di svantaggio e inseriti
in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati
dalla Pubblica Amministrazione.
2) ADI, NUOVA SCALA DI EQUIVALENZA
Nel testo il Parlamento prevede, relativamente al calcolo del valore
dell’assegno di inclusione, l’incremento del parametro della scala di
equivalenza in presenza di componenti del nucleo familiare in condizioni di
disabilità grave o non autosufficienza. Per approfondire, vi rimandiamo al
nostro articolo sulla cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE.
3) CAMBIA IL SUPPORTO PER LA FORMAZIONE
Tra gli emendamenti approvati al Decreto lavoro convertito in Legge arriva
una novità per il Supporto Formazione Lavoro (inizialmente chiamato
Strumento per l’attivazione al lavoro). Parliamo della misura che sostituirà il
Reddito di cittadinanza per le persone “occupabili” dal 1° settembre

  1. Il testo del Governo prevedeva che la misura fosse attivabile solo per
    chi non aveva diritto all’ADI.
    Grazie all’emendamento, invece, possono richiederla anche i componenti dei
    nuclei che percepiscono l’Assegno di inclusione e che decidono di
    partecipare ai percorsi di formazione, di qualificazione e riqualificazione
    professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche
    attive del lavoro, non obbligati, purché non siano calcolati nella scala di
    equivalenza.
    4) NUOVE REGOLE OFFERTE DI LAVORO “CONGRUE”
    Il Decreto convertito in Legge in caso di nuclei familiari con figli under 14
    prevede che:
    ● l’obbligo di accettare il contratto (anche a tempo indeterminato)
    scatta solo entro una distanza dal luogo di impiego di 80 Km o entro un
    limite temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. La
    formulazione iniziale del Decreto lavoro 2023, prevedeva invece, che
    un contratto a tempo indeterminato andava accettato in tutto il territorio
    nazionale per mantenere il diritto all’ADI;
    ● per quanto riguarda il solo lavoro a tempo determinato (anche in
    somministrazione), l’obbligo di accettare il contratto vale non solo nel
    limite degli 80 Km ma anche per quello orario di 120 minuti con i mezzi
    di trasporto pubblico.
    5) VITTIME DI VIOLENZA, ACCESSO ADI SEMPLIFICATO
    Le donne vittime di violenza, ai fini dell’accesso all’assegno di inclusione
    (ADI), possono costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito
    anche ai fini ISEE e potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.
    6) SCADENZA REDDITO DI CITTADINANZA
    Il Decreto convertito stabilisce le misure transitorie tra il Reddito di
    Cittadinanza (RdC), l’assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la
    formazione e il lavoro. Ovvero, nelle more di un’organica riforma delle
    misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, nell’anno 2023, la
    misura del Reddito di Cittadinanza viene riconosciuta nel limite massimo di 7
    mensilità e comunque non oltre il 31 dicembre 2023. Il limite temporale non
    si applica per i percettori del RdC che, prima della scadenza dei 7 mesi, sono
    stati presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro. Per
    maggiori dettagli in tal senso e sul percorso che sta portando a tali scadenza,
    vi invitiamo a leggere questo approfondimento.
    7) CAMBIANO REGOLE CONTRATTI A TERMINE
    Sui contratti a termine, anche i rinnovi e non solo le proroghe, saranno senza
    causali fino a 12 mesi. Per maggiori dettagli su cosa aveva previsto il Governo
    nella prima stesura del Decreto lavoro 2023 sui contratti a termine, vi
    consigliamo di leggere questo approfondimento.
    8) NOVITÀ CONTRATTI IN SOMMINISTRAZIONE
    Novità in arrivo anche per i contratti in somministrazione. In particolare, la
    modifica all’articolo 24 del Decreto lavoro convertito in Legge prevede
    l’abolizione dei limiti quantitativi, pari al 20%, attualmente previsti per:
    ● il personale in apprendistato;
    ● le assunzioni dei lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.
    I vincoli di stabilizzazione, prima di questo intervento, prevedevano la
    conferma a tempo indeterminato di un numero almeno pari al 20% dei
    lavoratori in essere.
    9) PROROGA SMART WORKING FRAGILI E GENITORI
    Sul fronte smart working, arriva la proroga per i lavoratori fragili e per i
    genitori di figli under 14 del settore privato fino al 31 dicembre 2023
    (scadeva il 30 giugno). In questo articolo vi spieghiamo quali sono le regole
    del lavoro agile per il comparto privato. Le proposte sul tema sono state tante
    come vi abbiamo spiegato in questo focus. Per maggiori dettagli sullo smart
    working, vi consigliamo di leggere la nostra guida sul lavoro agile per i
    fragili e il nostro articolo sulla disciplina per i genitori su novità maternità,
    paternità e congedo parentale in smart working.
    10) LAVORATORI PA, PROROGA SMART WORKING A METÀ
    Il Decreto convertito prevede la proroga anche per i lavoratori fragili della
    Pubblica Amministrazione che avranno la possibilità di accedere al lavoro
    agile solo fino al 30 settembre 2023. Nessuna proroga, invece, per i genitori di
    under 14 lavoratori pubblici, la scadenza resta al 30 giugno 2023.
    11) PIÙ RISORSE PER I FRINGE BENEFIT
    Invece dei 142 milioni iniziali, il Parlamento stanzia per i fringe benefit 332,2
    milioni di euro per l’anno 2023 e 12,4 milioni di euro per l’anno 2024. Sui
    fringe benefit resta l’impostazione originaria del testo del Governo, ovvero:
    ● sono esenti da contributi e fisco in tutti i casi;
    ● sono esentasse fino a 3.000 euro per i lavoratori con figli, come vi
    spieghiamo in questo focus.
    12) POSSIBILITÀ RECUPERO CONTRIBUTI
    L’articolo 23-bis inserito nel Decreto lavoro convertito in Legge introduce la
    possibilità di versamento della contribuzione pensionistica per chi va
    incontro o è andato incontro ad annullamento automatico per dei debiti
    contributivi, in seguito a norme speciali.
    La possibilità riguarda gli iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS relative ai
    lavoratori autonomi, compresi i soggetti iscritti (anche eventualmente in qualità
    di titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) alla cosiddetta
    Gestione separata dell’INPS. In attesa delle istruzioni che dovrà diramare
    l’INPS è certo che le somme dovute dovranno essere versate entro il 2023 in
    unica soluzione o anche a rate.
    13) OK AL BONUS ESTATE TURISMO
    Al via il Bonus Estate 2023, ovvero un’agevolazione per i lavoratori del
    turismo che ha l’obiettivo di far fronte alla carenza di personale e garantire
    stabilità occupazionale del comparto turistico. Il Decreto convertito prevede
    che prevede che dal 1° giugno al 21 settembre 2023 ai lavoratori del settore
    turistico sia riconosciuto un bonus pari al 15% delle retribuzioni lorde
    corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro
    straordinario. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere la nostra guida
    sul bonus estate 2023.
    14) PIÙ FONDI INDENNIZZI INFORTUNI SUL LAVORO
    Il testo rifinanzia il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi
    infortuni sul lavoro incrementandolo, per l’anno 2023, di 5 milioni di euro.
    Con Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali si provvederà alla
    nuova determinazione dell’importo della prestazione del Fondo ma solo per il
    personale scolastico. Il 18 maggio 2023 proprio il Governo è finito al centro
    delle polemiche per la gestione di questo Fondo. Infatti, gli importi 2023
    destinati ai familiari in caso di un caro deceduto sul luogo di lavoro, in realtà
    sono stati drasticamente ridotti per la generalità dei lavoratori, come potete
    leggere questo approfondimento.
    15) NUOVE REGOLE ACQUISTO LIBRETTO FAMIGLIA
    Come definito nel Decreto Lavoro convertito in Legge, all’articolo 37, vi
    sono due nuove possibilità per chi utilizza il Libretto Famiglia. Ovvero:
    ● per le famiglie è possibile acquistare il Libretto Famiglia oltre che sul
    sito INPS o presso gli uffici postali, anche presso le “rivendite di generi
    di monopolio”;
    ● per i prestatori di lavoro, è possibile avere il pagamento del
    compenso, oltre che dall’INPS o presso gli uffici postali, anche presso le
    rivendite di generi di monopolio.
    Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata al
    Libretto Famiglia e quella sui voucher lavoro occasionale, già modificati
    nella prima versione del Decreto lavoro 2023.
    16) FONDI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
    Il comma 3 dell’articolo 44 della nuova Legge incrementa il Fondo rotativo
    Mediocredito centrale per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese
    di 545 milioni di euro per l’anno 2023. Se volete sapere, intanto, quali
    contributi sono attive per le imprese nell’anno in corso, vi consigliamo di
    leggere questo approfondimento.
    IL TESTO DEL DECRETO LAVORO CONVERTITO IN LEGGE
    Mettiamo a vostra disposizione il testo emendato del Decreto Lavoro
    convertito in Legge approvato dal Senato in data 22 giugno 2023. Il 29
    giugno 2023 il testo emendato è stato approvato anche dalla Camera dei
    Deputati e diventerà “Legge in vigore” solo dopo la pubblicazione in Gazzetta
    ufficiale, su cui vi aggiorneremo.
    Inoltre, vi invitiamo a leggere questa guida su cosa prevede il Decreto lavoro
    2023 approvato dal Governo nella sua prima versione. Mettiamo a vostra
    disposizione anche il testo definitivo (Pdf 296 Kb) del Decreto lavoro 2023
    pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4-5-2023. Il Consiglio del 1°
    maggio ha approvato anche il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro,
    tuttora al vaglio delle Commissioni competenti e su cui, vi aggiorneremo.
    INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
    Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:
    ● Assegno di Inclusione, chi spetta e come funziona.
    ● Supporto Formazione Lavoro, come funziona e destinatari.
    ● Carta di inclusione: che cos’è, a chi spetta e come funziona.
    ● La nuova Pensione di Cittadinanza.
    ● Esonero contributivo per assunzioni beneficiari di ADI e SFL.
    ● Patto per il lavoro percettori Assegno di Inclusione.
    ● Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, cosa succede nella
    fase di transito.
    ● SIISL: Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa.

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