Lavoro, in 6 mesi creati 230 mila posti,
100 mila più del 2019
È quanto si legge nel Monitoraggio mensile congiunto del Ministero del
Lavoro, Anpal e Bankitalia. Il centro nord continua a trainare il mercato
del lavoro. Nelle regioni meridionali è stato creato da gennaio del 2022
appena il 20 per cento dei nuovi posti di lavoro rilevati in Italia
Nei primi sei mesi dell’anno sono state create circa 230.000 posti di lavoro alle
dipendenze al netto dei fattori stagionali, quasi 100.000 in più rispetto allo
stesso periodo del 2019, anno di espansione dell’occupazione non influenzato
dalla pandemia e dai provvedimenti straordinari adottati per farvi fronte. È
quanto si legge nel Monitoraggio mensile congiunto del Ministero del Lavoro,
Anpal e Bankitalia. Nei mesi primaverili la dinamica dell’occupazione
dipendente ha mostrato tuttavia segnali di rallentamento: la differenza tra le
assunzioni e le cessazioni si è ridotta, pur restando ampiamente positiva
Frenata nelle costruzioni, comparto industriale stabile
Nel comparto industriale il numero di nuove posizioni lavorative è rimasto
stabile, mentre
nelle costruzioni si è confermata la forte frenata già riscontrata nel bimestre
marzo-aprile.
Anche nel commercio e nel turismo in maggio e giugno sono emersi segnali di
indebolimento; in questi settori tuttavia, nei primi sei mesi dell’anno, sono stati
creati oltre 90.000 posti di lavoro, circa 29.000 in più di quelli del 2019.
Crescono i contratti a tempo indeterminato
Il recente rallentamento del comparto turistico e di quello del commercio,
settori che ricorrono in misura maggiore a rapporti di lavoro di breve durata, si
è riflesso in una frenata complessiva della crescita delle posizioni a termine.
Nei primi sei mesi dell’anno
esse hanno rappresentato circa un quarto delle attivazioni nette, dopo aver
tenuto conto dei fattori stagionali. Al contrario, l’occupazione a tempo
indeterminato ha beneficiato del continuo aumento del numero di
trasformazioni di contratti temporanei in permanenti che negli ultimi mesi è
tornato sui livelli del 2019.
In primi 6 mesi sale gap genere, meno posti a donne
«Il contributo alla dinamica occupazionale della componente femminile nei
primi sei mesi del 2022 è stato inferiore rispetto a quello di entrambi i semestri
del 2021» si legge nel Monitoraggio congiunto del ministero del Lavoro, Anpal
e Bankitalia. Il centro nord continua a trainare il mercato del lavoro. Nelle
regioni meridionali è stato creato da gennaio del 2022 appena il 20 per cento
dei nuovi posti di lavoro rilevati in Italia; in maggio e giugno la crescita si è
attenuata anche nelle regioni del Centro Nord.