Legge di Bilancio 2022: le novità per le famiglie

Legge di Bilancio 2022: le novità per le
famiglie

di Giorgia Bonamoneta

Nella Legge di Bilancio 2022 non mancano le novità e i benefici per le
famiglie. Oltre al taglio dell’Irpef, ecco quali saranno le novità per le
famiglie nel 2022.
E’ stata approvata nei giorni scorsi, in via definitiva, dalla Camera la Legge di
Bilancio 2022. Nel testo, che non ha subito modifiche rispetto a quello
approvato dal Senato il 23 dicembre, novità e conferme rispetto a quelle degli
anni passati.
Tra le soluzioni, oltre al taglio dell’Irpef, diversi altri ammortizzatori sociali per
la famiglia, come il congedo di paternità, l’indennità di maternità, il
potenziamento degli asili nido e non solo.
Vediamo quali sono le novità e i benefici per le famiglie previste nella Legge di
Bilancio 2022.
Cosa prevede la Legge di Bilancio 2022 per le famiglie
La Legge di Bilancio prevede 30 miliardi da utilizzare in chiave espansiva e
la cifra sarà destinata alla riforma del Fisco, agli ammortizzatori sociali, alla
riforma delle pensioni e al Reddito di Cittadinanza. Cosa sappiamo invece sui
benefici per la famiglia?
Legge di Bilancio 2022 per le famiglie: asili nido
Uno dei problemi per l’ingresso o il mantenimento del posto di lavoro per le
donne è la carenza dei posti negli asili. Nel 2020 è stato calcolato (ISTAT) che
negli asili nido italiani ci sono 25,5 posti ogni 100 bambini sotto i tre anni.
Percentuale al di sotto della soglia del 33% fissata dall’Unione Europea nel
2002 “per sostenere la conciliazione della vita familiare e lavorativa e
promuovere la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro”.
Con la manovra si incrementa la quota del Fondo di solidarietà comunale
destinato proprio al potenziamento degli asili nido e dei posti disponibili.
L’obiettivo è di raggiungere il livello minimo del 33% entro il 2027, anche se in
ritardo di 15 anni rispetto alla richiesta europea.
Legge di Bilancio 2022 per le famiglie: congedo di paternità
Sul congedo di paternità si va avanti a piccoli passi. Dopo l’obbligo al
congedo parentale deciso dalla direzione europea (2019) fissato a 10 giorni,
l’Italia aveva aumentato da 5 a 7 i giorni nella Legge di Bilancio 2020. Nel
2021 sono passati da 7 a 10 i giorni di congedo obbligatori retribuiti.
Il minimo sindacale certo, ma lontano dallo standard europeo che in molti
Paesi prevede anche fino a un anno di congedo con 46 settimane pagate al
100% o 56 settimane all’80% (Norvegia), oppure 12 mesi di congedo
parentale che diventano 14 se ne beneficia anche il papà (per almeno due
mesi) e con una retribuzione pari al 67% dello stipendio (Germania).
Legge di Bilancio 2022 per le famiglie: esonero contributivo di
maternità
In fase sperimentale anche un esonero contributivo del 50% per le lavoratrici
madri dipendenti. La strada è quella dell’esonero per un anno del versamento
dei contributi previdenziali a carico delle dipendenti madri che rientrano a
lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità.
Un altro modo, oltre a quello stabilito dalla legge sulla parità retributiva, per
permettere alle donne di essere competitive nel mercato e di non essere
escluse in caso di maternità.
Legge di Bilancio 2022 per le famiglie: politiche in favore della
disabilità
Le famiglie con a carico una persona disabile avranno il sostegno di un Fondo
per le politiche in favore delle persone affette da disabilità. Questo dispone
politiche di sostegno alla disabilità, che vengono incrementate di 50 milioni
euro ogni anno, dal 2022 al 2026.
Insieme alla legge quadro sulle disabilità, le politiche nella Legge di Bilancio
porteranno l’Italia più vicina all’attuazione completa dei principi contenuti nella
Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006.

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