Due lavori part-time insieme: è possibile?
di Alessio Mauro – LEGGI E PRASSI
Due lavori part-time contemporaneamente non sono vietati, e dal
Decreto Trasparenza in vigore dal 13 agosto 2022 arrivano nuovi
chiarimenti per lavoratori e aziende. Ecco quindi quando è possibile il
doppio lavoro
È possibile fare due lavori part-time contemporaneamente?
Sono diversi coloro che si chiedono se è possibile svolgere un doppio lavoro e
quali siano le regole previste.
La risposta che può essere fornita a chi si chiede se è lecito cumulare più
lavori è affermativa ma vincolata al rispetto di alcuni limiti di orario e di
correttezza.
Sulle regole previste è intervenuto il Decreto Trasparenza n. 104/2022, che
all’articolo 8 si occupa proprio del cumulo di impieghi.
Ecco quindi un’analisi di prassi e normativa di riferimento per chi intende
svolgere due lavori part-time insieme.
Due lavori part-time insieme: è possibile?
È lecito che una persona eserciti due lavori part-time contemporaneamente?
La risposta ad una tale domanda in generale è sì, prestando attenzione ad
alcuni accorgimenti e accortezze da non sottovalutare.
Sulla questione circa la legittimità dello svolgimento di due lavori part-time
contemporanei è intervenuta più volte la Corte di Cassazione.
In particolare, la regolamentazione del lavoro di un ente o azienda non può
vietare ad un lavoratore di prestare altra attività lavorativa.
Per esempio, la sentenza n. 13196/2017 ha sancito come:
“sarebbe nulla una previsione regolamentare che riconoscesse al datore di
lavoro un potere incondizionato di incidere unilateralmente sul diritto del
lavoratore in regime di part-time di svolgere un’altra attività lavorativa”.
Dalla sentenza emerge chiaramente come il cumulo di due o più rapporti di
lavoro part-time non sia oggetto in se stesso di alcuna sanzione. Ancor di più,
non è possibile al datore di lavoro negare in via assoluta al proprio dipendente
l’esercizio di un altro lavoro.
Nel caso un lavoratore eserciti due lavori part-time contemporaneamente può
essere disposta in ogni caso “una verifica di incompatibilità in concreto tra
l’esercizio della diversa attività e l’osservanza dei doveri d’ufficio o la
conciliabilità con il decoro dell’Ente”.
Circa lo svolgimento di due lavori part-time contemporanei è necessario
sottolineare come il lavoratore debba prestare attenzione ad una serie di altre
indicazioni nel momento in cui si trova a cumulare attività distinte.
Cumulo lavoro part-time: a cosa prestare attenzione in caso di
doppio lavoro?
Una volta specificato che è possibile in linea di principio esercitare un doppio
lavoro come nel caso di due impegni part-time è necessario sottolineare come
esistano dei precisi vincoli imposti al lavoratore che decida di cumulare più
attività contemporaneamente.
I due lavori infatti devono in ogni caso risultare conciliabili, e ciò in vista per lo
meno di due condizioni:
● di orario,
● di fedeltà e di non concorrenza.
La prima delle due condizioni necessarie per svolgere due lavori part-time è
fissata sia dal limite fisico necessario per il riposo, sia (e soprattutto) dal limite
di 48 ore di lavoro settimanale che un singolo lavoratore può svolgere, ivi
inclusi gli straordinari.
Tale limite massimo è da riferirsi però ad una media su 4 mesi di lavoro
(elevabili a 6) e non esclude che nella singola settimana si possano verificare
turni di lavoro superiori alle 48 ore; l’importante è che siano compensate da
settimane in cui il carico lavorativo risulti inferiore.
Per un lavoratore che abbia due lavori part-time vige l’onere di comunicare ai
datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel
rispetto dei limiti sull’orario indicati.
La seconda accortezza a cui il lavoratore deve prestare attenzione nel caso di
doppio lavoro come con due lavori part-time è quello relativo alla fedeltà nei
confronti del datore di lavoro. Il lavoratore infatti che cumula più attività non
può
“trarre affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né
divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione
dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio” (art.
2105 c.c.).
Tale imposizione deve essere tenuta a mente anche da chi effettua o ha in
mente di effettuare due lavori part-time contemporanei. Al lavoratore infatti è
richiesto di tenere un comportamento improntato alla correttezza e buona fede
nei confronti del datore di lavoro.
Doppio lavoro: le novità del Decreto Trasparenza in vigore dal 13
agosto 2022
In merito alla possibilità di svolgere due lavori contemporaneamente è
intervenuto il Decreto Trasparenza, e dal 13 agosto 2022 sono in vigore le
nuove regole previste dall’articolo 8 del decreto legislativo n. 104/2022.
In particolare, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 2105 del codice civile
sopra riportato, viene chiarito che il datore di lavoro non può vietare al
lavoratore di svolgere un’altra attività lavorativa fuori dall’orario e dalla
programmazione concordata.
Al divieto si affiancano le eccezioni e il datore di lavoro avrà la possibilità di
limitare o negare lo svolgimento di un diverso rapporto di lavoro se sussiste
una delle seguenti condizioni:
● un pregiudizio per la salute e la sicurezza, ivi compreso il rispetto della
normativa in materia di durata dei riposi;
● la necessità di garantire l’integrità del servizio pubblico;
● il caso in cui la diversa e ulteriore attività lavorativa sia in conflitto
d’interessi con la principale, pur non violando il dovere di fedeltà di cui
all’articolo 2105 del codice civile.
Queste le nuove regole specifiche previste in materia di cumulo di impieghi,
che rafforzano quindi il diritto del lavoratore a svolgere due attività
contemporaneamente.