Decreto Bollette da 9,5 miliardi in settimana
di Barbara Weisz
Proroga crediti d’imposta sulle bollette delle imprese e sconto benzina,
misure per famiglie contro il caro energia: verso il DL Bollette (Aiuti
quater)
Prosegue il percorso del Governo sui provvedimenti economici: dopo
l’approvazione della NaDEF programmatica, questa settimana del mese è
dedicata al Decreto Bollette (o Aiuti quater). Il provvedimento conterrà le
proroghe a fine dicembre delle misure contro il caro energia che scadono a
fine mese, come il credito d’imposta per le imprese energivore. A disposizione
ci sono 9,5 miliardi, sufficienti anche per eventuali nuove misure.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro dell’Economia,
Giancarlo Giorgetti hanno sottolineato che le misure contro il caro energia
saranno anche al centro della prossima Legge di Bilancio.
Credito d’imposta imprese
seconda delle tipologie di imprese e della quantità di energia consumata, delle
bollette di elettricità e gas per i primi tre trimestri del 2022, e per il bimestre
ottobre e novembre. Il decreto energia conterrà con ogni probabilità la proroga
anche per il mese di dicembre. Ecco con precisione quali sono attualmente le
percentuali di credito d’imposta previste:
● imprese a forte consumo di energia elettrica: dal 20 al 40%,
● imprese e forte consumo di gas naturale: dal 10 al 40 per cento,
● imprese non a forte consumo di energia elettrica: dal 15 al 30%,
● imprese non a forte consumo di gas naturale: dal 25 al 40%.
Per le imprese dell’agricoltura e della pesca, il credito d’imposta 20 per cento
per l’acquisto di carburante è invece già previsto fino al 31 dicembre.
Sconto benzina
Altra proroga attesa, quella sullo sconto delle accise carburanti pari a 30
centesimi al litro: attualmente è previsto fino al 18 novembre, sembra
probabile che venga prorogato a fine anno.
Sostegni per famiglie
Infine, ci saranno misure di sostegno per le famiglie: si parla di un nuovo
bonus sociale per i nuclei con basso reddito, ma non si esclude che possa
esserci una nuova una tantum, da 150 euro, per lavoratori e pensionati. La
platea dovrebbe essere la stessa già prevista per l’analogo bonus del decreto
Aiuti ter: molto in sintesi, pensionati e lavoratori sotto i 20mila euro annui di
reddito (in realtà, i requisiti cambiano a seconda delle diverse tipologie di
aventi diritto).
Risorse contro il caro energia
Per queste misure, a disposizione come detto ci sono 9,5 miliardi di euro, che
risultano fondamentalmente da un aumento del PL del terzo trimestre
superiore allo 0,5% rispetto alle attese e dalla tassa sugli extraprofitti delle
imprese energetiche.
La presidente Meloni ha sottolineato che l’intenzione del Governo è quella di
destinare altri 22-23 miliardi di euro, in pratica l’intera somma che si libera
dall’aumento del deficit dal 3,6 tendenziale al 4,5% programmatico, alle
misure che saranno invece contenute in manovra per contrastare caro energia
e caro inflazione. Qui, è prematura fare previsioni, ma è molto probabile che in
questo pacchetto ci sia la proroga almeno per il primo trimestre del 2023 degli
sconti delle bollette per famiglie e imprese (eliminazione dei costi fissi), oltre
che ulteriore slittamento per le misure sopra riportate.