Una delegazione composta dai Presidenti e dai Responsabili nazionali di Confartigianato Odontotecnici e Cna SNO Odontotecnici ha partecipato ad un incontro presso il Ministero della Salute, richiesto per rappresentare le difficoltà del settore dovute principalmente ad una disciplina di settore obsoleta, che non riconosce il dovuto spazio professionale all’odontotecnico, e all’esercizio abusivo della professione odontotecnica, aggravato dal recente sviluppo di nuove tecnologie che consentono la fabbricazione di dispositivi anche da parte di soggetti non abilitati.
A ciò si è andata ad aggiungere la pesante divergenza tra la disciplina nazionale e la normativa comunitaria che riconosce espressamente all’odontotecnico il ruolo di fabbricante e, in quanto tale, gli attribuisce una serie di adempimenti e responsabilità non previsti dalla legge di settore.
Ai fini del perseguimento degli obiettivi di trasparenza e di tutela della sicurezza del cittadino, sui quali fonda il Regolamento 2017/745, è necessario ridefinire inequivocabilmente il perimetro di attività dell’odontotecnico affinché possa, nel suo ruolo esclusivo di fabbricante di dispositivi medici su misura in campo odontoiatrico, adempiere alle prescrizioni del Regolamento: questa è stata la posizione espressa durante l’incontro dai rappresentanti dell’odontotecnica, che hanno sollecitato l’attenzione del mondo politico affinché il legittimo riconoscimento del ruolo e del grado di autonomia e responsabilità dell’odontotecnico possa tradursi nella garanzia della qualità della protesi dentale e quindi nella sicurezza del paziente odontoiatrico.
E’ stata, a tal fine, sottolineata con forza l’esigenza di partecipazione della Categoria ai lavori del Gruppo istituito presso il Consiglio Superiore di Sanità per la revisione del profilo professionale dell’odontotecnico, dal momento che sull’eventuale definizione dello stesso si fonderà il futuro dell’odontotecnico e, più in generale, della filiera del dentale.
Confartigianato e Cna hanno infine anticipato la propria posizione, che meglio espliciteranno in sede tecnica con un documento ad hoc, rispetto ai requisiti necessari per l’iscrizione al Registro dei fabbricanti di dispositivi medici al fine di evitare l’accesso allo stesso da parte di soggetti senza titolo e le pesanti conseguenze sul piano della qualità e sulla sicurezza dei dispositivi prodotti.