Pensioni: importi più alti nel 2023

Pensioni: importi più alti nel 2023


di Tommaso Gavi – PENSIONI
Le istruzioni per la rivalutazione delle pensioni 2023, con importi
superiori a quattro volte il trattamento minimo, sono fornite dall’INPS
nella circolare di oggi, 10 febbraio. Nel documento di prassi la tabella
per il calcolo degli importi, alla luce delle regole stabilite dalla Legge di
Bilancio
Come sono rivalutate le pensioni 2023, con importi superiori a quattro volte il
trattamento minimo?
Le istruzioni sono contenute nella circolare INPS numero 20 di oggi, 10
febbraio.
L’istituto fornisce chiarimenti sulle disposizioni previste dalla Legge di Bilancio

  1. Nel documento di prassi è contenuta una tabella di sintesi con l’indice di
    perequazione da attribuire, gli importi complessivi dei trattamenti e gli importi
    garantiti.
    Rinnovo pensioni 2023, le istruzioni INPS per importi superiori a quattro
    volte il minimo
    Con la circolare numero 20 di oggi, 10 febbraio, l’INPS fornisce le
    istruzioni da seguire per il calcolo delle pensioni 2023 di importo superiore a
    quattro volte il trattamento minimo.
    In linea generale le indicazioni vengono fornite prima della conclusione
    dell’anno. Le prime istruzioni sono infatti arrivate con la circolare numero 135
    del 22 dicembre 2022.
    La Legge di Bilancio 2023, al momento della pubblicazione della precedente
    circolare, era ancora nel pieno dell’iter parlamentare.
    Dal momento che tra gli interventi della Manovra se ne ipotizzava uno sugli
    importi superiori a quattro volte il trattamento minimo, l’Istituto ha atteso
    l’approvazione del Parlamento per evitare di corrispondere somme
    potenzialmente indebite.
    Nel testo della circolare si chiarisce, infatti, quanto di seguito riportato:
    “la rivalutazione è stata attribuita ai soli beneficiari il cui importo cumulato di
    pensione non fosse superiore al limite di quattro volte il trattamento minimo, in
    pagamento nell’anno 2022 (pari a 2.101,52 euro).”
    Con la nuova circolare sono state fornite le istruzioni anche per i trattamenti di
    importo superiore a quattro volte il trattamento minimo, come stabilito dal
    comma 309 dell’articolo 1 della legge del 29 dicembre 2022.
    La rivalutazione viene attribuita sulla base del cumulo perequativo, ovvero
    considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è
    titolare.
    Rinnovo pensioni 2023, la tabella di riferimento per la rivalutazione
    Per la determinazione dell’importo complessivo da prendere in considerazione
    per la perequazione devono essere considerate tute le prestazioni
    memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni.
    Devono essere considerate quelle erogate da enti diversi rispetto all’INPS, ad
    esclusione di quelli che rientrano nelle seguenti categorie:
    ● prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative (VOBIS, IOBIS, VMP,
    IMP), pensioni a carico del Fondo clero ed ex ENPAO (CL, VOST),
    indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (INDCOM);
    ● prestazioni a carattere assistenziale (AS, PS, INVCIV) e pensioni per le
    vittime di atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice;
    ● prestazioni di accompagnamento a pensione;
    ● pensioni di vecchiaia in cumulo a formazione progressiva, per le quali
    non siano state liquidate le quote relative a Enti e Casse per mancato
    perfezionamento del requisito anagrafico-contributivo più elevato.
    Il documento di prassi dell’INPS chiarisce inoltre che:
    “Per le pensioni in totalizzazione e cumulo, la perequazione viene ripartita
    sulle singole quote nella misura percentuale di apporto di ciascuna quota
    all’intera pensione”.
    Infine si deve tenere conto di quanto stabilito dal decreto del 10 novembre
    2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che stabilisce la
    percentuale di variazione del calcolo della perequazione per il 2022 nella
    misura dell’aumento del 7,3 per cento dal 1° gennaio 2023.
    Per il calcolo si dovrà prendere a riferimento la seguente tabella.
    Fasce
    trattamenti
    complessivi
    Percentuale di
    perequazione
    Aumento importo dei
    trattamenti
    complessivi
    Importo di
    garanzia
    fino a 4 volte il
    trattamento
    minimo
    100 7,4 per
    cento
    da 0 a 2.101,52
    euro
    fascia di
    garanzia
    importo garantito da 2.101,52 a
    2.123,19 euro
    2.254,93
    euro
    oltre a 4 e fino a
    5 volte il
    trattamento
    minimo
    85 6,205 per
    cento
    da 2.101,53 a
    2.626,90 euro
    fascia di
    Garanzia*
    importo garantito da 2.626,90 a
    2.685,97 euro
    2.789,90
    euro
    oltre 5 e fino a 6
    volte il
    trattamento
    minimo
    53 3,869 per
    cento
    da 2.626,91 a
    3.152,28 euro
    fascia di
    garanzia
    importo garantito da 3.152,28 a
    3.165,63 euro
    3.274,24
    euro
    oltre 6 e fino a 8
    volte il
    trattamento
    minimo
    47 3,431 per
    cento
    da 3.152,29 a
    4.203,04 euro
    fascia di
    garanzia
    importo garantito da 4.203,04 a
    4.232,91 euro
    4.347,25
    euro
    oltre 8 e fino a
    10 volte il
    trattamento
    minimo
    37 2,701 per
    cento
    da 4.203,05 a
    5.253,80 euro
    fascia di
    garanzia
    importo garantito da 5.253,80 a
    5.272,53 euro
    5.395,71
    euro
    oltre 10 volte il
    trattamento
    minimo
    32 2,336 per
    cento
    oltre 5.253,81
    euro
    Il pagamento dell’importo rivalutato verrà corrisposto dalla mensilità di marzo
    2023, insieme agli arretrati delle mensilità di gennaio e febbraio 2023.

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