PER SAPERNE DI PIU’ – PNRR: cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

PNRR: cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza


La spiegazione semplice e chiara del PNRR con guida da scaricare e
approfondimenti utili
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il programma
elaborato dal Governo italiano che spiega come il nostro Paese intende
investire i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del Next
generation Eu per favorire la ripresa nel post pandemia da Covid-19.
Il PNRR dell’Italia nel 2021 ha avuto il via libera definitivo dal Consiglio
dell’UE per un totale di 191,5 miliardi di cui 68,9 miliardi come sovvenzioni a
fondo perduto e 122,6 miliardi di euro in prestiti. La prima e la seconda rata
dei fondi sono state erogate, mentre la terza da 19 miliardi di euro, non è
ancora stata inviata. Dubbi, invece, sulla quarta, che ha portato a una
rivisitazione degli obiettivi con il Governo Meloni.
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è e come funziona il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mettiamo a disposizione
gli approfondimenti utili.
L’IMPORTANZA DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
Il PNRR non è soltanto un piano per la ripresa ma un’occasione unica per
risollevare l’economia italiana dopo la pandemia da coronavirus, creare
posti di lavoro, aiutare famiglie e imprese. I fondi della Next generation
Eu (NGEU) rappresentano il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai
finanziato in Europa. La pioggia di denaro che investirà l’Italia potrà essere
utilizzata per rendere il nostro paese più ecologico, più digitale e più resiliente.
COM’È STRUTTURATO IL PNRR
Il PNRR è stato realizzato seguendo le linee guida emanate dalla
Commissione Europea e si articola in 6 missioni e 16 componenti. Le sei
missioni sono:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. Istruzione e ricerca;
  5. Coesione e inclusione;
  6. Salute.
    Con il PNRR sono previsti grandi interventi per la digitalizzazione della PA,
    l’estensione della banda ultra larga e l’introduzione di connessioni veloci in
    tutto il paese. Aiuti per il settore culturale e turistico. Interventi per migliorare
    la sostenibilità ambientale, promozione di fondi di energia rinnovabili,
    incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica degli edifici.
    Finanziamenti per creare un’infrastruttura di trasporto moderna, con
    sviluppo dell’alta velocità e modernizzazione delle linee ferroviarie regionali.
    Aiuti economici per rafforzare il sistema educativo, la ricerca, l’istruzione, il
    trasferimento tecnologico e per potenziare gli asili nido, scuole di ogni ordine e
    grado fino alle università.
    Il Piano è fortemente orientato al sostegno all’occupazione di giovani e
    donne, per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro e favorire l’inclusione
    di genere. Sono previsti anche interventi per aiutare disabili e persone fragili.
    Da ultimo vi è il pilastro della salute pubblica, con azioni volte a favorire
    l’assistenza domiciliare e potenziare le strutture sul territorio per creare un
    sistema di prossimità e le “case della comunità”.
    LE RATE PER I FONDI DEL PNRR
    La Commissione autorizza, su base semestrale, l’erogazione dei fondi agli
    Stati membri solo se risultano conseguiti, in maniera soddisfacente, i traguardi
    (milestones) e gli obiettivi (target) previsti nel Piano nazionale, che riflettono i
    progressi compiuti nella realizzazione degli investimenti e delle riforme
    programmati. La Commissione europea ha fin qui versato all’Italia:
    ● 24,9 miliardi a titolo di prefinanziamento, pari al 13% dell’importo
    totale previsto a favore del nostro Paese nel 2021;
    ● la prima rata da 21 miliardi di euro (10 miliardi di sovvenzioni e 11
    miliardi di prestiti), a seguito della valutazione positiva sugli obiettivi del
    PNRR che l’Italia doveva conseguire entro il 31 dicembre 2021;
    ● la seconda rata, l’8 novembre 2022, pari a 21 miliardi di euro, visto il
    conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi previsti dal Piano entro il
    primo semestre del 2022.
    Il 30 dicembre 2022, poi, è stata inviata alla Commissione UE la richiesta di
    pagamento della terza rata di 21.839.080.460 euro (comprensiva della quota
    di anticipazione del 13% ricevuta ad agosto 2021 pari a 2.839.080.460 milioni
    di euro). L’UE non l’ha ancora pagata, ma, il Governo ha fatto sapere che
    sono stati raggiunti, come previsto, 55 traguardi-obiettivi per il secondo
    semestre 2022. L’erogazione dell’importo dovuto, pari a 19 miliardi di euro,
    avverrà, da parte della Commissione nei prossimi mesi.
    Ancora in bilico, invece, il pagamento della quarta rata relativa agli obiettivi
    da raggiungere entro il 31 dicembre 2023. Infatti, la cabina di regia a
    Palazzo Chigi ha deciso di apportare alcuni correttivi ai target intermedi in
    vista della quarta rata. Gli obiettivi rivisti, ancora in corso di definizione,
    riguardano progetti come Cinecittà, asili nido, ferrovie, nonché altre misure
    relative a sei Ministeri. Ossia:
    ● il Ministero delle Imprese e Made in Italy;
    ● Infrastrutture e Trasporti;
    ● Ambiente;
    ● Istruzione;
    ● Cultura;
    ● Politiche di coesione.
    Stiamo a vedere come deciderà di muoversi il Governo Meloni.
    PNRR E RECOVERY PLAN
    PNRR e Recovery plan spesso vengono usati come sinonimi ma in realtà il
    PNRR è solo una parte del Recovery Plan. Infatti, il PNRR è coperto dai
    fondi del NexGenerationEU per 191,5 miliardi, se a questi si sommano le
    risorse di altri fondi europei (47,5 miliardi del REACT-EU) e 30,6 miliardi del
    Fondo complementare nazionale, si ottiene l’intero Recovery Plan.
    10 SEMPLICI GUIDE PER COMPRENDERE IL PNRR
    Cos’è il Piano nazionale di ripresa e resilienza? Quali riforme dovrà approvare
    l’Italia nei prossimi 5 anni? Come cambierà la Pubblica amministrazione?
    Quali opportunità ci saranno per famiglie, imprese e Comuni?
    Tutto quello che bisogna sapere sul PNRR è stato illustrato e spiegato con un
    linguaggio chiaro e immediato nelle 10 guide “L’Italia riparte-Il Pnrr in
    sintesi”. L’iniziativa è realizzata da Formez Pa, d’intesa con il Ministro per la
    Pubblica amministrazione e il Dipartimento della Funzione pubblica, per
    rispondere alle domande più frequenti che si pongono i cittadini.
    Le 10 guide non spiegano solo cos’è il PNRR ma descrivono in modo
    semplice le principali novità che verranno introdotte suddivise per settori e
    destinatari. Vengono realizzati approfondimenti su Pubblica Amministrazione,
    sugli aiuti per il Sud, gli interventi per la ricerca, la governance e la dotazione
    finanziaria. Di seguito rendiamo scaricabili le 10 guide.
    ● Il PNRR in sintesi.
    ● Il PNRR – La riforma della PA.
    ● Il PNRR per i Comuni.
    ● Il PNRR per le imprese.
    ● Il PNRR per le famiglie.
    ● Il PNRR per le Pubbliche amministrazioni.
    ● Il PNRR per la ricerca e l’innovazione.
    ● Il PNRR per il Mezzogiorno.
    ● Il PNRR – Governance, attuazione, impatto.
    ● Le 16 componenti del PNRR – dotazione finanziaria.
    TESTO PNRR, SINTESI, APPROFONDIMENTI
    Per chi volesse approfondire ulteriormente le tematiche legate a cos’è il Piano
    Nazionale di Ripresa e Resilienza, mettiamo a disposizione:
    ○ il testo del PNRR (Pdf 34Kb) elaborato dal Governo Italiano;
    ○ il dossier (Pdf 5Mb) dei Servizi studi di Camera e Senato;
    ○ l’approfondimento sul portale della Camera dei Deputati;
    ○ il dossier (Pdf 1,55Mb) predisposto dall’Ufficio Rapporti con l’Unione
    europea per un quadro della valutazione dei Piani presentati dagli altri
    Paesi europei.

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