PNRR E PIANO COLAO – Comuni digitali, 400 milioni di fondi: operativa la piattaforma per accedere alle risorse

PNRR E PIANO COLAO
Comuni digitali, 400 milioni di fondi: operativa
la piattaforma per accedere alle risorse (1)

Parte ufficialmente la “missione” grazie ai finanziamenti del Recovery plan: sul
piatto 2,65 miliardi di euro per oltre 22 mila enti da qui al 2026. A fine mese
toccherà alle scuole, poi sarà la volta delle Asl
di Veronica Balocco
Il grande progetto di digitalizzazione della pubblica amministrazione locale, da
portare avanti da qui al 2026 nell’ambito del Pnrr, è partita ufficialmente il 4 aprile
scorso. Con gli avvisi che sono stati pubblicati online dal Ministero della Transizione
digitale, tramite l’apposita piattaforma gli enti potranno fare richiesta dei fondi del
Pnrr dedicati alla transizione digitale, ma anche rendicontare l’avanzamento dei
progetti e ricevere assistenza. Tutti potranno aderire ai progetti standard già
predisposti, aggirando quindi, anche nelle amministrazioni più piccole o meno
preparate, ogni possibile difficoltà di messa a punto dei singoli programmi.
Si inizia dai Comuni che potranno beneficiare di circa 400 milioni per rafforzare
l’identità digitale (Spid e carta d’identità elettronica), migrare i servizi di incasso su
pagoPa e attivare più servizi possibile su app IO.
Verso la digitalizzazione della Pa
Nel corso del prossimo mese partiranno i primi avvisi dedicati alla digitalizzazione
della PA: dalla migrazione al cloud a modelli collaudati per l’implementazione di
servizi pubblici digitali, passando per il consolidamento dell’identità digitale
(Spid/Cie), fino al sistema di pagamento pagoPA e dell’app IO.
A fine mese, spiega il Ministero, scatterà un’altra tranche per la migrazione degli
stessi Comuni al cloud. Poi, in autunno, toccherà anche all’implementazione della
‘piattaforma notifiche’, l’infrastruttura unica che permetterà alle PA di notificare gli atti
amministrativi a valore legale alle persone fisiche e giuridiche. Le risorse saranno
assegnate in ordine di prenotazione con l’erogazione di voucher, somme predefinite
per tipologia e dimensione dell’amministrazione locale.
Contributi ai Comuni, poi si passerà a scuole e Asl
Aderendo a tutte e 5 le misure previste (cloud, PagoPA e App IO, identità digitale,
servizi online e piattaforma notifiche) i piccoli Comuni potranno contare su importi
indicativi fino a 250.000 euro, i Comuni medi fino a 800.000 euro e quelli più grandi
oltre i 2 milioni di euro. Il processo, già illustrato dal Ministro per l’Innovazione
tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao alla Conferenza unificata, è stato
realizzato attraverso l’interazione costante con Anci, Upi e Regioni. Gradualmente
saranno infatti coinvolti, oltre ai Comuni, anche Regioni e Province, Asl, scuole,
Università ed istituti di ricerca. Le scuole partiranno a fine aprile, seguite dalle
Aziende sanitarie locali.
“I comuni sono i più vicini alle esigenze dei cittadini e per questo – ha spiegato
Colao – devono essere considerati il punto di partenza per la trasformazione digitale
della Pubblica amministrazione. Per permettere una rapida implementazione del
Pnrr, in meno di un anno abbiamo costruito una piattaforma online unica per dare la
possibilità a tutti i Comuni di scegliere le iniziative di digitalizzazione dei servizi per
ognuno prioritarie, in maniera però omogenea in tutto il Paese”.
Stanziati 2,65 miliardi di euro per le Pa locali
Complessivamente per la digitalizzazione delle Pa locali, il Pnrr stanzia 2,65 miliardi,
destinati a coinvolgere 22.353 amministrazioni: un miliardo servirà per la migrazione
al cloud (l’obiettivo del Piano è di portarci entro il 2026 il 75% delle Pa), 750 milioni
per PagoPa e App Io, 613 milioni per l’esperienza dei servizi pubblici, 285 milioni per
l’identità digitale (in questo caso il target Pnrr è il 100% delle Pa) e 245 milioni per la
piattaforma notifiche. Come previsto per tutti i progetti del Recovery, il 40% delle
risorse sono destinate al Sud Italia.
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